Sottoscritto protocollo di intesa di collaborazione fra i comuni dell’agro aversano con la Reggia di Caserta

Caserta     Sottoscritto tra i comuni della zona aversana e la Reggia di Caserta un protocollo di intesa per una reciproca collaborazione finalizzata alla promozione del territorio.

Nei saloni del museo Vanvitelliano, il direttore Mauro Felicori ha accolto sindaci ed amministratori, per la firma dell’accordo.

Nelle settimane scorse vi è stato un lavoro preparatorio, fatto di incontri con il funzionario della Soprintendenza Ferdinando Creta, per definire il contenuto del patto, deliberato, poi, dalle giunte dei comuni di Cesa, San Marcellino, Succivo, Carinaro, S. Arpino, Villa Literno, Villa di Briano, Frignano, Casaluce, Gricignano di Aversa, Casapesenna, Teverola, San Cipriano di Aversa, Lusciano, Casal di Principe. “La Reggia di Caserta – ha ricordato il direttore Felicori - intende promuovere il proprio patrimonio architettonico, artistico, paesaggistico e storico integrando la propria azione di promozione con le realtà del territorio che possano suscitare interesse a livello nazionale ed internazionale. Abbiamo colto l’opportunità di collaborare con i comuni, partendo da Cesa, per poi ragionare su di un accordo ampio che riguardasse l’intero territorio”. In pratica da parte di Felicori vi l’impegno a promuovere le bellezze e gli eventi dei singoli comuni, in modo da suscitare l’interesse dei visitatori e fare in modo che il turismo, che riguarda il monumento casertano, non sia mordi e fuggi, ma consenta di recarsi anche nei “dintorni della Reggia”. “Lo scopo – ha aggiunto il sindaco di Cesa Enzo Guida, uno dei promotori della iniziativa – è riuscire a creare la giunta sinergia tra i nostri territori e la grande attrattiva rappresentata dalla Reggia di Caserta, per una azione di rete, che promuova il turismo, tenendo conto delle risorse locali, vale a dire prodotti enogastronomici, chiese, musei, casali”. La prossima tappa sarà quello di effettuare un censimento di tutti i siti di interesse presenti nei comuni che hanno firmato il patto, affinchè possa iniziare la collaborazione.
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