Orta. “Atellani allo sbaraglio” della compagnia under 18 Junior Comic incanta il bistrot “For a’ Chies”. Unica nota negativa la totale assenza delle istituzioni

ORTA DI ATELLA. Ieri sera, al bistrot “For a’ Chies”, è andato in scena “Atellani allo sbaraglio” , una rivisitazione delle antiche Fabule atellane rielaborate e portate in scena da un gruppo di ragazzi under 18 che, senza alcun sostegno istituzionale, hanno scelto di riscrivere la tradizione e di darle voce con il linguaggio del presente.

I giovani protagonisti hanno lavorato autonomamente sui testi, li hanno adattati, contaminati, resi attuali, dimostrando come la cultura possa nascere dal basso quando le istituzioni, ancora una volta, risultano assenti. Nessuna presenza ufficiale, nessun segnale concreto di attenzione da parte di chi dovrebbe investire sul talento e sulla crescita delle nuove generazioni. Un’assenza che pesa, soprattutto in un territorio che troppo spesso lascia i giovani soli, salvo poi interrogarne le scelte.

A fronte di questo vuoto, la risposta della comunità è stata netta. La sala del bistrot era gremita, con numerose persone rimaste fuori e altre costrette a seguire lo spettacolo in piedi. Un dato che racconta meglio di qualsiasi dichiarazione quanto ci sia fame di cultura autentica e di iniziative capaci di parlare al territorio senza filtri e senza retorica.

Sul palco, le Fabule atellane hanno ritrovato la loro funzione originaria: raccontare il potere, metterlo in discussione, smascherarne i meccanismi attraverso l’ironia e la satira. A impreziosire la serata, gli interventi musicali del rapper Lavidio, che con testi diretti e incisivi ha dialogato con la scena teatrale, creando un ponte efficace tra tradizione e contemporaneità, tra il linguaggio antico del teatro popolare e quello urbano delle nuove generazioni.

“Atellani allo sbaraglio” consegna una lezione tanto semplice quanto scomoda: i giovani non sono assenti, sono spesso abbandonati. E quando decidono di esprimersi, lo fanno in spazi informali, lontano dai circuiti ufficiali, ma con una forza capace di riempire sale e coscienze. Ignorare esperienze come questa significa perdere un’occasione di crescita collettiva e rinunciare, ancora una volta, a riconoscere dove sta nascendo il futuro.

Share
Translate »