Orta di Atella. Conclusa l’edizione 2025 della festa di San Salvatore da Horta: un evento di fede, identità e comunità.
ORTA DI ATELLA. Si è ufficialmente conclusa l’edizione 2025 della Festa in onore di San Salvatore da Horta, figura di profonda devozione per il popolo di Orta di Atella, che anche quest’anno ha risposto con straordinaria partecipazione e coinvolgimento. L’evento, promosso dal Comitato Festeggiamenti San Salvatore in sinergia con l’Associazione Francescani Ortesi, ha vissuto momenti di grande intensità spirituale, culturale e popolare, riaffermando il forte legame che unisce la comunità ortese al suo Santo.
A coronamento di un percorso durato mesi, e culminato in una settimana finale particolarmente sentita, il comitato ha annunciato di aver formalmente richiesto alla Regione Campania l’inserimento della festa nel Registro regionale delle manifestazioni di interesse religioso e popolare. Un passo importante, fortemente voluto dal Ministro dell’OFS Angelo Cervone, che guarda con fiducia al futuro e in particolare all’attesissimo arrivo delle spoglie mortali di San Salvatore da Horta da Cagliari, evento previsto nei prossimi mesi che promette di lasciare un segno indelebile nella storia religiosa e culturale della città.
In un sentito messaggio pubblicato sui social, Cervone ha voluto ringraziare l’intera comunità ortese:"Desideriamo rivolgere un sincero e sentito GRAZIE a tutto il popolo ortese. [...] Il nostro intento non era solo quello di organizzare una festa folkloristica, bensì di proporre un evento che portasse alla riscoperta delle nostre radici, delle tradizioni più antiche legate alla figura amata di San Salvatore, che ci unisce nella fede e nella storia."
Tra i momenti più toccanti di questa edizione, l’esibizione della Fanfara dei Carabinieri, che ha portato emozione e solennità alle celebrazioni, e il concerto dei giovani dell’orchestra della scuola media “Massimo Stanzione”, che ha rappresentato un simbolo di integrazione e continuità tra generazioni. Un messaggio chiaro quello lanciato dagli organizzatori: superare le divisioni tra “vecchi” e “nuovi” ortesi per costruire insieme una comunità più coesa e consapevole della propria identità.
Con il cuore già rivolto al 2026, la comunità di Orta di Atella si prepara a vivere un momento storico con l’arrivo delle reliquie del Santo. Nel frattempo, la Festa 2025 resterà impressa nei ricordi per aver saputo coniugare tradizione, spiritualità e partecipazione popolare in un’esperienza condivisa che ha rafforzato il senso di appartenenza.