Succivo. Antonio Tanzillo finalista al Premio “Rosmini” con le opere “Dialogo con il mio tempo” e “Come acqua di Fonte”

SUCCIVO. In un’epoca in cui la parola sembra perdere peso, dove l’urgenza prevale sulla riflessione e l’opinione sull’ascolto, risuonano con forza e necessità le voci di chi sceglie di pensare, scrivere e interrogare il proprio tempo. Tra queste, quella del dott. Antonio Tanzillo si distingue e si afferma con discrezione e profondità, conquistando la Giuria della VII Edizione del Premio Nazionale “Antonio Rosmini”, che lo ha selezionato come finalista con le opere Dialogo con il mio tempo e Acqua di fonte.

Due titoli che sono già visione. Due opere che non si limitano a “parlare” al presente, ma lo interpellano, lo scavano, lo mettono in discussione con delicatezza e rigore. Nel Dialogo con il mio tempo, Tanzillo assume la postura del filosofo-antennato, di chi non si accontenta di abitare il mondo, ma desidera comprenderlo, scomporlo, persino contraddirlo. Un dialogo, sì, ma anche una sfida silenziosa, dove il pensiero diventa terreno di resistenza alla superficialità dominante.

Acqua di fonte, invece, è il ritorno alla sorgente: il gesto essenziale e originario di chi beve alla limpidezza, alla verità semplice, alla parola nuda e non addomesticata. In un mondo dove tutto scorre, Tanzillo si ferma, raccoglie, contempla. E ci invita a fare lo stesso.

Il Premio Rosmini, che porta il nome di uno dei più lucidi pensatori italiani dell’Ottocento, si conferma anche quest’anno come spazio autentico per la riflessione etica, filosofica e spirituale. La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 11 ottobre alle ore 10.00, nella solenne cornice del Palazzo del Seminario Vescovile di Aversa, luogo simbolico dove il pensiero si intreccia alla memoria, e la cultura si fa comunità.

Per Antonio Tanzillo, questo riconoscimento è molto più che un risultato personale. È la conferma che ancora oggi esiste spazio – e sete – per parole che non si accontentano di dire, ma che cercano, scavano, interrogano.
E che, come l’acqua di fonte, sanno dissetare.