Teatro in Carcere. La magia de i SudAtella a Poggioreale
Sant’Arpino/Napoli. Ancora una volta l’anima del teatro entra in uno dei luoghi ritenuti più lontani da questa nobile arte per contribuire nell’attuazione pratica di uno dei principi costituzionali più nobili: quello della riabilitazione dei detenuti.
Ed a trasformare le parole in fatti sono, come accade d a tempo, i SudAtella che al termine di un percorso laboratoriste martedì 11 Novembre hanno presentato lo spettacolo realizzato con alcuni detenuti del carcere napoletano di Poggioreale.
Grazie alla determinazione dell’inesauribile Susy Ronga per l’ennesima volta i risultati, intesi a 360 gradi, sono stati a dir poco entusiasmanti.
“Con lo spettacolo di martedì- dichiara la Ronga- si è conclusa un’altra esperienza a Poggioreale. Ed anche se sono anni che portiamo avanti iniziative similare siamo solo all’inizio di questo viaggio che è iniziato molto tempo fa e che continuerà ancora a lungo. Vivere questa esperienza è sempre magico e particolare. il teatro ti fa entrare nei cuori della gente e accomuna persone e anime apparentemente differenti ma in realtà così simili. Abbiamo avuto il privilegio di sentire un ragazzo affermare “questi momenti qui sono troppo belli, ce ne vorrebbero di più”. Momenti di condivisione come questo: passione, dedizione, costanza, gioia, sacrificio, stanchezza e risultati.. tutto incorniciato dall’amore delle persone a loro care!
Nei loro occhi la paura di non riuscire, di non fare bella figura, di non vedere un sorriso o un “ok” come segno di buona riuscita. Una paura infondata, smontata dagli applausi che si sentono e che li fanno sentire apprezzati e più sicuri!
Questo è tutto quello che proviamo ogni volta che accompagniamo questi ragazzi e li prepariamo ad uno spettacolo.
Speriamo sempre che sia abbastanza ma proviamo comunque a fare sempre meglio!
Un grazie a tutti coloro che condividono questa passione e che quotidianamente fanno sì che venga data un’altra possibilità a queste anime. Grazie alla direzione del carcere, e quindi al dottor Dario Scognamiiglio ed in particolare al coordinamento dell" area pedagogica. Grazie agli amici fraterno Giovanni, Ferdinando, e Serena de I SudAtella”.

