Cesa. Al via l’Asprinum Festival 2025.
Cesa Il comune atellano si prepara a ospitare l’edizione 2025 dell’Asprinum Festival, la manifestazione, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Cesa, che ogni anno celebra il vino Asprinio e il paesaggio rurale che lo caratterizza, tra le celebri alberate aversane, le grotte tufacee e il ricco patrimonio culturale della cittadina. L’evento si articola in due momenti distinti, intitolati “E Juorn” e “E Nott”, che animeranno il mese di settembre con un programma ricco di appuntamenti.
“E JUORN”: IL RACCONTO DEL TERRITORIO
La prima parte del festival, “E Juorn”, sarà dedicata alla valorizzazione del paesaggio, delle tradizioni agricole e dell’identità culturale di Cesa.
L’appuntamento di apertura sarà la presentazione di “Cesa Città Slow”, mercoledì 3 settembre alle ore 18 presso la sala consiliare in piazza De Gasperi, metterà in luce l'impegno verso uno sviluppo sostenibile, attento alla qualità della vita e alla promozione delle eccellenze locali. Il vino Asprinio sarà protagonista sin da subito con una gara dedicata ai migliori produttori locali, che premierà la qualità e l’innovazione nel rispetto della tradizione che si svolgerà in piazza De Gasperi dalle ore 19.
Il legame tra gastronomia e viticoltura sarà esplorato in un originale laboratorio esperienziale “Pizza & Asprinio”, che si terrà venerdì 5 settembre alle ore 19 in piazza De Gasperi, con il coinvolgimento del pizzaiolo Simone De Gregorio e Associazione Italiana Sommelier Caserta per sottolineare l’armonia tra i sapori tipici campani.
Grande rilievo sarà dato anche all’aspetto scientifico e culturale; sabato 6 settembre, alle ore 10, presso la sala consiliare si svolgerà un convegno sul tema dei paesaggi rurali storici italiani con l’Associazione Pris, con focus sull’Alberata Aversana, che metterà in luce il valore del patrimonio immateriale della Campania e l’importanza della sua tutela. Tra i relatori è attesa la partecipazione del professor Mauro Agnoletti, tra i massimi esperti internazionali di paesaggi rurali e Titolare della Cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze
Il percorso di scoperta proseguirà con visite guidate alle alberate e alle storiche grotte tufacee, testimonianze uniche di un’antica cultura del vino ancora oggi viva. Ad arricchire l’esperienza sensoriale, alle ore19, una masterclass enologica in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, accompagnata da momenti musicali dal vivo.
Il week end si concluderà con l’immancabile appuntamento con “Grotte Aperte” durante il quale non mancherà l’arte, con uno spettacolo teatrale site-specific, “Palco Clandestino”, che animerà le corti storiche e le cantine, offrendo al pubblico un percorso immersivo tra teatro, storia ed enogastronomia.
La seconda parte del festival, “E Nott”, sarà all’insegna della socialità e dell’intrattenimento, trasformando il centro cittadino in un grande spazio conviviale.
Le strade e le piazze di Cesa ospiteranno stand gastronomici, street food e tanto vino. Le serate saranno animate da un ricco cartellone musicale, con concerti gratuiti di artisti affermati ed emergenti, spaziando dalla musica popolare alla scena urban contemporanea.
Ad aprire la kermesse musicale, venerdì 12 settembre alle ore 20.30 in piazza De Michele sarà Peppoh con la sua band a cui seguirà il concerto del gruppo La Maschera, band simbolo della nuova musica partenopea.
Sabato 13, il ritmo delle tammorre e la poesia dei suoni del Sud saranno i protagonisti con l’esibizione, alle ore 20.30, del gruppo “Via del Popolo” e, a seguire, il concerto del musicista Luca Rossi.
La serata conclusiva, quella di domenica 14 settembre, si aprirà alle ore 20.30 con il live set di Dj Trusto, per concludersi con l’esibizione di Samurai Jay, voce della scena trap e R&B italiana.
L’Asprinum Festival 2025 si conferma un appuntamento capace di coniugare promozione del territorio, valorizzazione delle eccellenze locali e produzione culturale. Un’occasione per riscoprire le radici profonde della comunità cesana, attraverso l’Asprinio – vino identitario e simbolo del paesaggio rurale campano – ma anche per vivere momenti di festa, condivisione e riflessione collettiva.