Cesa. Conferita la cittadinanza onoraria al presidente UNICEF Nicola Graziano e benemerenze civiche a quattro uomini di sport
Cesa Il consiglio comunale di Cesa ha approvato all’unanimità due significativi provvedimenti: il conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Nicola Graziano, magistrato e giurista di grande prestigio, recentemente nominato presidente nazionale dell’UNICEF, e l’assegnazione delle benemerenze civiche a quattro personalità legate al mondo dello sport che hanno dato lustro alla comunità locale.
Nel presentare la proposta di cittadinanza onoraria, il sindaco Enzo Guida ha ricordato il legame forte che Graziano ha da sempre avuto con Cesa.
“Il dottor Graziano è stato più volte vicino alla nostra città: ha incontrato i ragazzi delle scuole per parlare di legalità e diritti, ha partecipato come giurato al nostro concorso di poesia e ha scritto articoli che hanno messo in risalto il valore culturale e ambientale del nostro territorio. La sua nomina a presidente nazionale UNICEF rappresenta un orgoglio per tutta la comunità, soprattutto in un momento storico segnato da guerre e violazioni dei diritti dell’infanzia”.
Il primo cittadino ha, poi, annunciato che sarà organizzata una cerimonia solenne per la consegna ufficiale dell’onorificenza.
Tra gli obiettivi, come ha segnalato il vicesindaco Giusy Guarino, vi è quello di diventare “Città amica dei bambini”.
Nella stessa seduta, vi è stata l’assegnazione delle benemerenze civiche, riconoscimento istituito dal Comune per valorizzare cittadini che hanno contribuito, attraverso la propria attività, a dare lustro alla comunità nei campi della cultura, del sociale e dello sport. Quest’anno, come spiegato dal sindaco Guida, l’attenzione è stata posta sugli uomini di sport: “Abbiamo scelto di premiare figure che da anni, con passione e sacrificio, hanno fatto conoscere il nome della nostra città ben oltre i confini locali. Ognuno di loro ha storie e percorsi diversi, ma tutti hanno saputo dimostrare come lo sport sia uno straordinario strumento educativo. Le loro esperienze sono un esempio concreto di dedizione e amore per la comunità”.
Il primo a ricevere la benemerenza è stato Giovanni Oliva, massaggiatore e uomo di sport che ha dedicato gran parte della sua vita al calcio e oggi continua a distinguersi nel beach volley, partecipando a competizioni nazionali. Figura storica per generazioni di giovani, è stato tra i promotori della scuola calcio a Cesa, punto di riferimento educativo oltre che sportivo. “Il suo impegno – ha sottolineato Guida – è la dimostrazione che nello sport non esistono solo i protagonisti in campo, ma anche chi lavora dietro le quinte con la stessa dedizione, contribuendo ai successi della squadra”.
Riconoscimento anche per Giuseppe “don Peppe” De Michele, simbolo del calcio campano, già calciatore, allenatore e oggi dirigente della Real Aversa. La sua passione, coltivata in decenni di attività, ha formato intere generazioni di giovani, trasmettendo valori come disciplina e rispetto delle regole. “A lui una generazione intera deve gratitudine: con il suo lavoro ha insegnato che prima vengono la scuola e l’educazione, poi lo sport. È stato ed è un punto di riferimento per tantissimi ragazzi”.
Il maestro Antonio Turco è stato, invece, premiato per aver diffuso sul territorio la disciplina del karate, creando una realtà associativa che ha coinvolto centinaia di ragazzi e ragazze. La sua attività non si è limitata all’insegnamento sportivo, ma si è tradotta in un progetto educativo basato su regole, sacrificio e rispetto. I successi ottenuti dagli atleti della sua associazione hanno portato il nome di Cesa in giro per l’Italia, consolidando un’esperienza che oggi rappresenta un punto fermo per le famiglie e i giovani del territorio.
Infine, la benemerenza civica è stata conferita a Paolo Mangiacapra, atleta della nazionale italiana di sitting volley. Dopo un grave incidente che gli ha causato una disabilità, non si è lasciato abbattere e ha intrapreso un percorso sportivo di altissimo livello, diventando esempio di resilienza e determinazione. “Paolo – ha detto il sindaco – è la dimostrazione che di fronte alle avversità si può scegliere di non arrendersi, ma di continuare a guardare avanti. La sua storia è un messaggio straordinario per i nostri giovani”.
Con questo doppio riconoscimento, il consiglio comunale ha voluto ribadire l’importanza di valorizzare chi, con il proprio impegno civile e sportivo, rappresenta motivo di orgoglio per l’intera comunità di Cesa.