Napoli: al teatro “Diana” Dacia Maraini per l’anteprima dei quarant’anni del Premio Elsa Morante

(di Marianastasia Lettieri)  

NAPOLI. Nel salottino, con tanto di camino, ricreato sul palcoscenico del Teatro Diana la scrittrice Dacia Maraini, candidata al Nobel per la letteratura, ha dialogato con  Tiuna Notarbartolo, direttore del Premio Elsa Morante, che, in oltre quaranta edizioni, è riuscita a portare il Premio presso gli istituti di Cultura Italiana di tutto il mondo, approdando quest’anno addirittura a New York. A fare gli onori di casa la direttrice del Teatro Diana Claudia Mirra, che ha ricordato la presentazione del libro della Maraini  “La bambina e il sognatore” tenutasi nel 2016 nella medesima cornice.

Oggi con oltre settanta pubblicazioni in atto la Maraini incarna la figura dell’intellettuale che sa di avere un ruolo attivo nella società ed è consapevole di poter cambiare le cose. Ma questa consapevolezza è frutto di un cammino di vita ostico, di chi ha vissuto i campi di concentramento durante la Repubblica di Salò e ha educato l’ascolto nel deserto della vita, apprendendo dal racconto dei genitori, dal quale  faceva volare la fantasia, forse, animando quel burattino di legno chiamato Pinocchio.

«Solo i ragazzi orientati verso la bellezza dell’anima possono salvare il mondo» così scriveva nel ’68 Elsa Morante nel libro  “il mondo salvato dai ragazzini”. Pertanto, proprio dalla tenera età bisogna educare alla Cultura e alla bellezza, per questo motivo,  il team del premio Elsa Morante coinvolgendo oltre 500 ragazzini, alcuni dei quali hanno dialogato direttamente con la scrittrice. Al termine di questo confronto sono stati insigniti della medaglia dei “giovani morantiani”, consegnata direttamente dalla Presidentessa del Premio Elsa Morante, Dacia Maraini,i  vincitori del contest “Pubblica col Morante”: Giulia Verde del Liceo Classico Durante autrice de “Le strade che siamo”, Giulia Tagliamonte del Liceo Artistico Palizzi col libro “Il Flamingo e la Tortuga” e Francesco Russo della Scuola Media Belvedere per il libro “Jack e Robin”.  Uno dei temi affrontati, prendendo spunto  dall’Isola di Arturo” è stato quello dell’adolescenza, accendendo un faro sulla fragilità umana che non deve esser vista come un limite se si guarda alla realtà con spirito rivoluzionario. Elsa Morante, nel ricordo della Maraini, nonostante avesse pensieri drammatici aveva la gioia del gioco, voleva arrivare a tutti, per questo fu attaccata dai critici dell’avanguardia che la vedevano solo come una “maestrina”. Non salvata dai suoi detrattori nemmeno nel giorno della sua morte, la storia le ha reso giustizia!

Presente stamattina anche Margherita Siniscalchi presidentessa della Commissione Scuola della V Municipalità, Hanno posto delle domande alla scrittrice il giurato Enzo Colimoro. segretario dell’ODG Campania, la vincitrice del Premio Elsa Morante Ragazzi 2009  Ornella Della Libera, Giulia Giannini della Giannini Editore, l’attore Alessandro Incerto e Francesco Bellofatto per il Dac, Distretto Aerospaziale della  Campania. Presenti nel pubblico tra gli altri: il magistrato Aldo De Chiara, presidente della Fondazione Castel Capuano (già vincitore di un Premio Elsa Morante per l’impegno civile nel 2009), Clara Pellegrino presidente della Fnism, Federazione Nazionale Insegnanti, Domenico Marrazzo consigliere della Città Metropolitana, Guido Giannini presidente della Giannini Editore, Piero Avallone presidente del Tribunale dei Minori di Salerno, Alessandra Contini funzionaria del Ministero degli Esteri.

Particolare attenzione durante questo incontro è stata data alle emozioni, fil rouge che accompagna l’umanità dalle origini ad oggi e che permette di leggere l’epica omerica ancora come un testo d’attualità perché narra di sentimenti, anche negativi, che sono radicati nell’uomo. Quest’ultimo infatti, nutre sentimenti che condivide con il mondo animale a cui, poi, si aggiunge il pensiero e la riflessione. Ma come matura la riflessione se non si alimenta con la lettura? Un invito alla lettura, messaggio più volte ribadito dalla Maraini per coltivare la capacità critica e poi sviluppare doti di scrittura. La Maraini è stata elogiata soprattutto per l’emozione che infonde nelle parole. Oltre ai romanzi che costituiscono l’ossatura della sua produzione letteraria, un lavoro strutturato, di lunga durata come costruire una casa dalle fondamenta, la scrittrice coltiva anche la passione della poesia e del teatro. Per tali passioni lei utilizza due similitudini: il teatro è come un pozzo che mette in connessione cielo e terra, è simbolico, vicino al sacro; mentre la poesia è come piantare una tenda quando c’è un bel paesaggio da ammirare.

Inoltre, la poesia è musica!

A proposito della questione di genere per la quale La Maraini si batte da anni, tema trattato anche nella sua ultima uscita per la Rizzoli “Scritture Segrete”, la scrittrice sottolinea l’importanza di inserire nell’antologia degli scrittori da studiare nelle scuole anche le donne: «Accanto ai grandi padri della letteratura dovrebbero esserci anche le grandi madri – continua la Maraini – Eleonora Fonseca Pimentel è stata una grande giornalista e un personaggio importante della Rivoluzione Partenopea, i ragazzi però non la conoscono». Per la 40esima edizione il Premio terrà diversi eventi e in vari luoghi, fino ad “approdare” all’Istituto Italiano di Cultura di New York, diretto da Claudio Pagliara. L’anteprima del Premio Elsa Morante è stata organizzata dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante, coordinata da Iki Notarbartolo, Gilda Notarbartolo ne dirige la comunicazione, Umberto Amicucci cura la veste grafica, mentre l’ufficio stampa è affidato a Lisa Terranova. 

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