Orta. Il segretario di Orta Viva Maiello:”Costruire insieme, oltre il passato. Era questo l’impegno preso, nel segno della pace sociale”

ORTA DI ATELLA. In un momento delicato per la politica locale, Umberto Maiello, segretario del gruppo politico Orta Viva, lancia un appello chiaro alla comunità ortese: “Costruire insieme, oltre il passato. Era questo l’impegno preso, nel segno della pace sociale. Serve unità e visione per il futuro”.

Maiello denuncia come la divisione e il sospetto siano ormai diventati strumenti abituali nella vita politica cittadina, trasformando il confronto in conflitto e logorando il tessuto sociale e civile della città.

Troppo spesso si guarda al passato non per comprendere, ma per colpire. Si riaprono ferite e si cercano colpe negli altri per giustificare sé stessi. In questo clima teso, voglio richiamare un passo del Vangelo: ‘Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo?’ Non è un attacco, ma un invito a un esame di coscienza collettivo. Un tratto della nostra cultura che può ancora guidarci e unirci”.

Maiello sottolinea come continuare a scavare nel passato politico e personale di ogni attore non faccia che trasformare la politica locale in uno spettacolo poco edificante, definendola “una barzelletta da provincia”.

È tempo di smettere con vendette e personalismi – afferma – Orta di Atella ha bisogno di visione, non di rancori. Ha bisogno di confronto autentico, non di etichette. Serve chi sappia fare un passo indietro per permettere alla città di farne uno avanti”.

Il segretario di Orta Viva rimarca l’urgenza di superare la vecchia logica del “divide et impera”, una strategia che ha prodotto troppi danni e paralizzato ogni percorso.

Dobbiamo unire per costruire – conclude – Le differenze sono una risorsa da rispettare e valorizzare. La vera sfida è culturale, morale e civile”.

Infine, Maiello lancia un appello a chi si candida a rappresentare Orta di Atella: “La politica non è un campo di battaglia, ma un luogo di servizio. Chi sceglie di candidarsi deve farlo con umiltà, ascolto vero e consapevolezza del ruolo. Basta con i personalismi, le recriminazioni e le trappole del passato. È tempo di guardare al futuro e lavorare insieme per rendere Orta di Atella una città più giusta, vivibile e rispettata”.

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