Sant’Arpino, Housing Sociale. Lettera:”Come si fanno a cedere degli appartamenti senza essere collaudati e senza il certificato di agibilità? Nei comparti di via Volta e via Marconi gli oneri concessori sono stati versati?”

SANT'ARPINO. Con una lettera aperta indirizzata al direttore di atellanews, il consigliere comunale di minoranza Salvatore Lettera ha chiarito, pochi minuti fa, alcune questioni sulla querelle dell'housing sociale di viale della Libertà.

"Gentilissimo Direttore,

in riferimento all’articolo pubblicato a Sua firma, sulla Testata giornalistica da Lei diretta, in data 06 novembre 2021, dal titolo: “SantArpino. Housing Sociale. Nove mesi dopo il Comune torna su suoi passi. Ora chi chiederà scusa a cittadini e imprenditori?”, mi corre l’obbligo di sottoporLe alcuni elementi, che credo Le siano sfuggiti, al fine di correttamente ricostruire la vicenda e dare la giusta informazione ai cittadini. Nello specifico, Le rappresento che la vicenda nasce, non già da “una richiesta da parte dell’ex assessore, ora consigliere comunale di minoranza, Salvatore Lettera, con la quale si chiedevano urgenti chiarimenti avendo riscontrato una serie di presunte gravi illegittimità contenute nella determina adottata dal capo dell’Utc” (come Lei erroneamente ha riportato); ma trova origine da una riunione politica di maggioranza avvenuta in data 21.12.2020 (a cui prendevano parte tutti i Consiglieri Comunali e Assessori di maggioranza e il Sig. Sindaco Dell’Aversana e nella quale l’Arch. Ernesto Di Serio (già assessore ai lavori pubblici e urbanistica del Comune di Sant’Arpino) ebbe a spiegare, con dovizia di particolari, che il costruttore D’Ambra Santolo voleva variare gli appartamenti precedentemente individuati da destinare gratuitamente al Comune di Sant’Arpino e sostituirli con altri. Tale proposta, sebbene solo verbale, trovò la ferma opposizione di tutti i presenti, ivi compresa la mia, affermando che il costruttore avrebbe dovuto rispettare quanto previsto nel permesso a costruire rilasciato dall’Ente, senza fare nessun cambio, visto che gli appartamenti da cambiare erano di metratura leggermente inferiore; inoltre avremmo potuto creato un precedente per gli altri imprenditori che sarebbero stati autorizzati a chiedere continuamente cambi di alloggi destinati ad Housing sociale. Dopo alcuni mesi da questa riunione, il Responsabile UTC, Geom. Vito Buonomo, assume una Determina settoriale n° 67 del 17.03.2021 di contenuto diametralmente opposto rispetto alle decisioni di indirizzo politico della riunione di maggioranza. Capirà bene che mi sorge il dubbio su cosa sia cambiato in quei mesi e, conseguentemente, mi attivo, ai fini del corretto espletamento del proprio mandato e nei propri compiti istituzionli di vigilanza e controllo, a chiedere chiarimenti con una mia nota del 24.03.2021 Prot n. 4908, formulavo una richiesta  finalizzata ad accertare la correttezza e la legittimità degli atti posti in essere dal responsabile ufficio urbanistica, veniva altresì richiesto, di accertare se gli immobili destinati all’Housing Sociale, così come indicati nel permesso a costruire, risultavano essere stati arbitrariamente alineati dal costruttore sia anteriormente  che posteriormente alla determina n° 67 del 17.03.2021 priva di relazione tecnica dettagliata, e non supportata da alcuna documentazione, ovvero relazione peritale o relazione estimativa allegata alla determina. Preciso che MAI E IN NESSUNA OCCASIONE mi sono permesso DI GIUNGERE A CONCLUSIONI SULLA LEGITTIMITà DEGLI ATTI E DELL’ATTIVITà AMMINISTRATIVA; la mia ferma volontà era SEMPRE E SOLO QUELLA DI FARE LA MASSIMA CHIAREZZA SULLA VICENDA E CAPIRE SE EFFETTIVAMENTE ERA UNA PROPOSTA VANTAGGIOSA PER L’ENTE COMUNE DI SANT’ARPINO. Orbene, a seguito della mia richiesta di chiarimenti, I DUBBI SULLA LEGITTIMITà DELL’OPERATO SORGONO IN CAPO AL GEOM. VITO BUONOMO, il quale, con una nota a sua firma del 26.03.2021 Prot. n° 5058, chiede all’Ufficio affari legali del Comune di Sant’Arpino (CE), la nomina di un legale di fiducia dell’ente per un parere pro veritate “al fine di verificare la correttezza del proprio operato”. E’ quindi il Geom. Vito Buonomo che ha dei dubbi e chiede la nomina di un avvocato, NON GIà LO SCRIVENTE. La cosa strana è che, quando arrivano i pareri dell’Avv. Luca Tozzi che aveva chiesto il Geom. Buomo, oltre al parere della Segretaria Comunale in qualità di Anticorruzione e Trasparenza Dott.ssa Fabiana Lucadamo in piena conformità con quello dell’Avvocato Tozzi, lo stesso Buonomo, decide di discostarsi e di andare avanti per la sua strada. La domanda che sorge allo scrivente è: perchè sono stati chiesti i pareri se il Buonomo sapeva di aver operato bene? Perchè il Comune di Sant’Arpino ha dovuto pagare i due pareri se poi il funzionario li ritiene superflui e decide di andare avanti come aveva già stabilito? Anche il parere della Segretaria Comunale, nella sua qualità di responsabile anticorruzione, trasparenza e controllo atti, è da ritenersi errato?

Si rappresenta inoltre che, relativamente alla questione dell’Housing sociale, la cui “responsabilità” (io lo definirei un merito) viene da Lei erroneamente attribuita solo a me, viene affrontata anche in una seduta di Giunta Comunale (presenti il sindaco e tutti gli assessori, compreso l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Arch. Gennaro Capasso) dove con una delibera, precisamente la n° 31 del 01.06.2021, viene dato mandato all’allora Sindaco Dell’Aversana di presentare una Denuncia-querela a tutela degli interessi dell’Ente. Capirà bene che non è solo il Lettera che si preoccupa della questione ma è tutta la Giunta Comunale, ovvero tutti gli Assessori e il Sig. Sindaco. 

Alla luce di quanto correttamente ricostruito, capirà bene che il problema dell’Housing sociale è tutt’altro che una bega politica. Parliamo di una questione ESTREMAMENTE SERIA che riguarda le giovani coppie e i nuclei familiari disagiati di Sant’Arpino e rileva sotto il profilo sociale e tecnico amministrativo in modo così importante tanto da rivestire il carattere della estrema delicatezza e complessità. La Sua ricostruzione della vicenda, in modo assolutamente semplicistico, sembra fuorviante per i cittadini, oltre che molto pericoloso. Stiamo parlando di una situazione dove tutti devono essere garantiti e, SOLO CHI HA SBAGLIATO, posto che ci sia qualcuno che abbia sbagliato, deve pagare la conseguenza delle sue scelte. 

Rimane il Suo interessantissimo interrogativo: “Chi pagherà per questi mesi persi?”

Mi consentirà di fare mia la Sua domanda, con qualche modifica, ovvero: Chi pagherà per questi anni persi?

Mi spiego meglio. La questione dell’Housing sociale, forse Le sarà sfuggito anche questo, nasce da molto lontano, si tratta di una convenzione stipulata nell’anno 2012 approvata con delibera di giunta comunale n. 133 del 29/07/2011 e successivamente modificata con Delibera di Giunta Comunale n. 182 del 20/12/2012. Orbene, allo stato attuale, la convenzione non risulta ancora essere stata ottemperata e, sempre allo stato, non risultano essere state attivate le clausole penale in danno del soggetto inadempiente. Ancora oggi, indipendentemente dalla questione dell’Housing, il complesso immobiliare risulta gravato da un provvedimento di annullamento dell’agibilità, con un atto a firma del Geom. Vito Buonomo dove viene attestato che: “ad oggi le opere di urbanizzazione primaria non sono  ancora collaudate e che, pertanto, a norma dell’art. 15 della convenzione non si potrà procedere al rilascio dei certificati di agibilità”. Pertanto, gli immobili, oltre a non poter essere trasferiti e/o alienati in alcun modo, risultano non abitabili perché privi della certificazione in parola. 

Ha ragione. Si è perso TROPPO TEMPO. Chi vuole favorire chi? Perchè?

Una cosa è certa. L’ex Assessore Salvatore Lettera, oggi consigliere Comunale di opposizione, ha fatto SOLO E SOLTANTO IL SUO DOVERE: Tutelare gli interessi dei cittadini e dell’Ente Comune di Sant’Arpino.

Prima di salutarla, mi consenta di fare un’ultima precisazione. La cosa singolare che noto, leggendo il Suo articolo, è che stia passando il messaggio, anche grazie alla Sua ricostruzione, che io voglia a tutti i costi trovare qualcosa che non funziona in questa vicenda o che, peggio, ci sia del “marcio”. Mi permetta di essere molto franco e diretto: NON E’ COSì!

Il mio UNICO E SOLO INTERESSE è CHE VENGA FATTA CHIAREZZA!!!

Se tutto è stato fatto secondo le regole sono il primo ad essere ben contento. Se qualcuno ha sbagliato, però, si assuma le proprie responsabilità, siano esse politiche, civili, amministrative e penali. 

Per quello che riguarda la mia assunzione di responsabilità, mi dichiaro pronto e disponibile, fin da subito, ad confronto-dibattito pubblico, carte alla mano, con Lei, con l’Imprenditore, con il Presidente del Consorzio con il Segretario Generale Comunale, con il Geom. Buonomo, con l’Ing. Donnarumma e con chiunque altro voglia partecipare. In quella sede ciascuno di noi potrà meglio chiarire le proprie posizioni e ragioni e, soprattutto potrà spiegare il proprio operato.

Devo però, al contempo, esprimerLe il mio rammarico personale. Per meglio informare i cittadini, prima di scrivere il Suo pregiato articolo, forse sarebbe stato meglio raccogliere tutta la documentazione, esaminarla con cura e attenzione e, magari, chiedere al sottoscritto di fornire le proprie motivazioni e dichiarazioni onde meglio adempiere al Suo dovere di operatore dell’informazione.

Le suggerisco, però alcune riflessioni: Come mai le opere di urbanizzazione primaria non sono ancora state ultimate? Chi le deve ultimare? Perchè sono già stati alienati degli immobili prima dell’ultimazione e del collaudo di dette opere? Come si fanno a cedere degli appartamenti senza essere collaudati e senza il certificato di agibilità?

Da quanto è a mia conoscenza gli appartamenti non potevano, come non possono tutt’oggi, essere ceduti al comune, ovvero, ai privati. Forse, Lei o suoi collaboratori, sarete in grado di fornire soluzioni alternative. L’unica soluzione che vedo io è quella di rispettare le leggi, i regolamenti e le convenzioni stipulate.

Nel complimentarmi per l’attenzione e la solerzia che ha impiegato nell’affrontare la questione, la sollecito ad attivarsi, parimenti, per la corretta informazione dei cittadini circa l’adempimento del versamento degli oneri concessori in favore del Comune di Sant’Arpino (CE) da parte delle cooperative e/o imprese che hanno costruito gli alloggi sui comparti. Iniziando dal Comparto di Via Marconi per proseguire su quello di Via A. Volta e fino al comparto di Via Della Libertà. 

Almeno da quanto risulta allo scrivente, L’imprenditore D’Ambra ha correttamente adempiuto al proprio dovere versando fino all’ultimo centesimo. Anche se non è un merito, perchè ha fatto solo il suo dovere di cittadino e imprenditore, mi sembra corretto precisarlo per chiarezza ed amore di verità. Possiamo dire la stessa cosa di tutti gli altri imprenditori o cooperative?

L’incontro-dibattito pubblico sarà l’occasione per trovare la risposta anche a questa domanda. Spero si faccia presto.

Sicuro di farLe cosa gradita, l’occasione mi è favorevole per porgerle distinti saluti".

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