Sant’Arpino. Sperimentazione e arte condivisa: l’estate creativa dell’Opificio “Puca” tra l’area atellana e Napoli
SANT'ARPINO. Un giugno denso di appuntamenti per gli amanti della sperimentazione artistica e del suono contemporaneo. L’Opificio Puca, spazio culturale indipendente con sede a Sant’Arpino, lancia due settimane di eventi tra performance, incontri e festival, in un dialogo continuo tra periferia e città, tra tradizione e avanguardia.
Si comincia stasera, martedì 17 giugno a Sant’Arpino con “Una conversazione tra voci inaspettate”, un incontro informale tra pubblico e artisti, che vedrà protagoniste Darya Diamond, Esther Gatón, Heli Keskikkalio e Maria Giovanna Abbate. Un’occasione rara per entrare negli studi degli artisti, conoscere da vicino il loro processo creativo e assistere a uno showcase unico nel suo genere.
Il testimone passa poi a Napoli, dove il prestigioso Museo Nitsch (Fondazione Morra) ospiterà, il 20, 21 e 28 giugno, il Festival Phonosophia: tre giornate interamente dedicate all’ascolto, alla riflessione filosofica e alla sperimentazione sonora. Un festival che unisce ricerca acustica, performance immersive e installazioni in uno spazio dove la conoscenza passa attraverso il suono.
Si torna infine a Sant’Arpino per un’altra imperdibile tappa: il Festival Marginale, in programma domenica 22 giugno. Un evento che mette al centro l’arte transmediale e la musica elettronica con il collettivo Napoli Totale Elettronica. Tra gli ospiti più attesi, il canadese Jean-François Laporte con la sua iconica Babel Table, strumento ibrido e simbolo di un approccio radicale alla composizione.
Un programma ricco e coraggioso che conferma l’Opificio Puca come punto di riferimento per le pratiche artistiche contemporanee, capace di creare connessioni internazionali e valorizzare il territorio attraverso linguaggi innovativi.
