Cesa. La Corte dei Conti, in funzione di giudice di appello, annulla la ingiunzione della Provincia sul tema dei rifiuti.
Cesa. La Corte dei conti, Sezione II Giurisdizionale Centrale d’Appello, con la Sentenza n. 209/2025, ha confermato integralmente la sentenza di primo grado (Sezione giurisdizionale Campania, n. 286/2024).
La decisione rigetta l'appello della Provincia di Caserta, confermando l'annullamento dell'ingiunzione di pagamento da circa € 400.000 per quote Tarsu/TIA (anni 2010-2012), risolvendo la controversia a favore del Comune di Cesa.
La Corte ha accertato che la pretesa creditoria era infondata. Il Collegio ha stabilito che i riversamenti già effettuati da parte dell'agente della riscossione ammontavano a una cifra integralmente satisfattiva rispetto al credito complessivo teorico, facendo così venir meno l'interesse della Provincia ad agire. Il Comune, difeso in appello dall'avvocato Giuseppe Somma, ha visto confermato anche il principio per cui il rischio di mancato incasso del tributo non ricade sul Comune, la cui responsabilità è limitata alla corretta emissione dei ruoli.
Questa decisione rappresenta un precedente fondamentale. Essendo la prima pronuncia in Appello su questa specifica questione, l'orientamento stabilito dalla Corte guiderà verosimilmente le future sentenze della Sezione Centrale in tutti i contenziosi analoghi che vedono contrapposti i Comuni casertani e la Provincia.
“Siamo soddisfatti della sentenza della Sezione Centrale d’Appello della Corte dei conti che, ancora una volta, conferma la correttezza dell’operato dei nostri uffici– fa sapere il sindaco Enzo Guida – ringrazio non solo l’avv. Somma per il lavoro svolto, ma anche il Responsabile del Servizio Ragioneria - il dottore Salvare Sarpo - per il supporto prezioso fornito”.