Cesa. Omicidio di Marco e Claudio Marrandino. Ergastolo e isolamento diurno per 3 anni per Antonio Mangiacpare

Cesa Condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 36 mesi per Antonio Mangiacapre, 54 anni, l’operaio originario di Cesa autore del duplice omicidio volontario dei fratelli Marco e Claudio Marrandino avvenuto il 15 giugno 2024 a Succivo in via Astragata, nei pressi dello svincolo della statale Nola-Villa Literno.

La decisione è stata emessa dalla Corte di Assise di Napoli, presieduta da Pasquale Cristiano con giudice a latere Paola Valeria Scandone, che  ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Antonio Vergara.

Stando a quanto emerso in giudizio i fratelli Marrandino si trovavano a bordo del loro SUV Bmw bianco quando è scoppiata una lite con Mangiacapre. L’imputato avrebbe impugnato un’arma da fuoco, sparando prima contro Claudio, che era al volante, e successivamente contro Marco, che aveva cercato di mettersi in salvo. La scena si è svolta sotto gli occhi di una pattuglia dei carabinieri, permettendo una rapida identificazione di Mangiacapre come sospetto principale. L’uomo, noto per la sua passione per le armi, era in possesso di un arsenale detenuto illegalmente. Difatti i militari hanno rinvenuto a casa di Mangiacapre anche un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una pistola semiautomatica oltre 100 chili di bossoli. Tuttavia, l’arma del delitto non è stata ancora recuperata.

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