Sant’Arpino. Schiamazzi notturni in piazzetta “Lucio Battisti”, sessanta residenti firmano una petizione indirizzata al sindaco Ernesto Di Mattia
SANT'ARPINO. Sessanta firme per chiedere il diritto al riposo. È quanto emerge da una petizione indirizzata al sindaco di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia, sottoscritta da numerosi cittadini residenti nella zona della ex località Starza, nei pressi di piazza Lucio Battisti. Al centro della protesta, i continui schiamazzi notturni che, stando a quanto denunciato nella lettera, renderebbero "ormai insostenibile" la qualità della vita per chi abita nei dintorni della piazzetta.
La missiva, formale ma accorata, descrive una situazione che si protrae da tempo, con particolare intensità nei mesi estivi. I firmatari lamentano la presenza regolare di gruppi di giovani che, fino a notte inoltrata, animano la piazza con toni eccessivamente alti, disturbando il sonno e la quiete pubblica. A farne maggiormente le spese, secondo quanto riportato, sarebbero soprattutto gli anziani e le persone con problemi di salute.
Nonostante le reiterate segnalazioni, anche alle Forze dell’Ordine, i residenti affermano di non aver riscontrato cambiamenti concreti, motivo per cui hanno deciso di rivolgersi direttamente al primo cittadino. "Comprendiamo che la vita notturna sia parte integrante delle nostre città", si legge nel documento, "ma è fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto al divertimento e il diritto al riposo".
La richiesta, chiara e circostanziata, punta all’adozione di misure che possano regolamentare l’utilizzo della piazza nelle ore serali e notturne, attraverso il rispetto delle normative sul rumore e sugli orari. L’obiettivo, dicono i promotori della petizione, non è reprimere ma “promuovere una convivenza pacifica e rispettosa delle esigenze di tutti”.
Il sindaco Di Mattia e l’Amministrazione comunale non si sono ancora ufficialmente pronunciati in merito alla petizione, ma la voce dei cittadini ora è nero su bianco. E in molti, nel quartiere, attendono una risposta concreta.
Intanto, la protesta dei firmatari suona come un appello alla responsabilità civica: perché, anche nelle notti d’estate, la quiete non dovrebbe mai diventare un privilegio.