La Spezia. Prestigioso riconoscimento per il libro di Giuseppe Dell’Aversana “Polline di Dio” : terzo posto al Premio Internazionale “Il Sigillo di Dante”

La Spezia. Nella suggestiva cornice della città ligure, culla di incontri letterari e fermenti culturali, si è svolta l’undicesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Il Sigillo di Dante”, promosso dal comitato locale della Società Dante Alighieri. Tra le opere insignite di riconoscimento, spicca il volume di Giuseppe Dell’Aversana, “Polline di Dio – San Canio(ne) tra leggenda e storia”, edito dalla Pro Loco di Sant’Arpino, che ha conquistato il terzo posto nella sezione saggistica, dietro a lavori firmati da due autori di rilievo internazionale: la giornalista romana Francesca Orazi e lo scrittore cubano Yonel Gómez Benítez.

Un risultato di prestigio che certifica la qualità, la profondità e la sensibilità di un’opera che fonde con equilibrio la ricerca storica e la dimensione del mito. “Polline di Dio” è un saggio che affonda le radici nella storia religiosa e popolare, ricostruendo con rigore documentario e finezza narrativa le vicende di San Canione, figura venerata in più territori del Meridione e segnata da un intreccio di fede, devozione e tradizione orale.

Il riconoscimento della giuria, presieduta dal giornalista e docente di filosofia Egidio Bandi, già deputato e senatore della Repubblica, giunge come conferma del valore scientifico e letterario di un’opera che ha saputo suscitare l’interesse degli studiosi e degli amanti della cultura locale. La Pro Loco di Sant’Arpino, che ha creduto nel progetto e ne ha curato l’edizione, ha espresso profonda soddisfazione per il risultato ottenuto.

Siamo molto soddisfatti del meritato riconoscimento letterario conseguito dal nostro presidente onorario,” – ha dichiarato Aldo Pezzella, presidente della Pro Loco – “che tanta energia e tanta passione ha profuso per questo prezioso lavoro di ricerca storica.

Il premio “Il Sigillo di Dante”, promosso nell’ambito delle attività internazionali della Società Dante Alighieri, si distingue per la sua missione di valorizzazione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Fondato nel 1890, l’ente continua a rappresentare un punto di riferimento per la diffusione del patrimonio letterario nazionale, anche attraverso il sostegno a nuovi autori e a ricerche che raccontano l’identità culturale dei territori.

Dopo la recente presentazione ad Acerenza, l’opera di Dell’Aversana proseguirà il suo percorso di divulgazione: nel prossimo mese di dicembre sarà infatti protagonista di un evento pubblico nella cittadina di Calitri, dove San Canio è venerato come patrono.

Con “Polline di Dio”, Giuseppe Dell’Aversana consegna ai lettori non soltanto un saggio di grande valore documentario, ma anche un gesto d’amore verso le radici, la memoria e il patrimonio spirituale del Sud. Un “polline”, appunto, capace di fecondare nuove riflessioni e di trasmettere alle generazioni future il profumo della storia e della fede.

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