Cesa. Estorsione ai danni di Brancaccio. Arrestato Mario De Michele. Aveva annunciato la sua candidatura a sostegno di Giuseppe Fiorillo

di Francesco Paolo Legnante
Cesa Arrestato in flagranza di reato. Si arricchisce di un nuovo capitolo la storia giudiziaria del giornalista e attivista politico, pregiudicato, Mario De Michele, che ieri dopo aver intascato all'incirca 5mila euro in contanti dall'ex sindaco di Orta di Atella ed ex consigliere regionale, Angelo Brancaccio, è stato arrestato con l'accusa di estorsione aggravata.
De Michele è stato catturato dai carabinieri della Compagnia di Marcianise, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, all’interno di una nota piscina a Succivo dove aveva concordato l’incontro con l'ex primo cittadino ortese.
Secondo le prime ricostruzioni il direttore del sito "ItaliaNotizie" avrebbe ricattato Brancaccio chiedendogli una somma complessiva di circa diecimila euro per non pubblicare articoli diffamatori nonchè attinenti alla vita privata della vittima. Brancaccio ha denunciato il tutto alle forze dell'ordine consentendo loro di effettuare il blitz.
De Michele, ora richiuso nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, nelle ultime settimane aveva affiancato alla propria attività giornalistica quella politica, preannunciando la candidatura nelle file della formazione "Cesa in Comune" guidata da Giuseppe Fiorillo. Anzi secondo la ricostruzione fatta dal giornalista, e mai smentita da Fiorillo, sarebbe stato proprio quest'ultimo a chiedergli ufficialmente di scendere in campo, come indipendente, nella sua “coalizione dei volenterosi”.
“È il momento di essere uniti – ha dichiarato solo pochi giorni fa Fiorillo – perché il nostro paese ha bisogno di tornare alla normalità. Considero Mario De Michele una risorsa importante per il territorio. Lo stimo e gli voglio bene. Gli ho chiesto di contribuire alla rinascita della città. La mia è una “coalizione di volenterosi” in cui saranno centrali due questioni: quella morale e quella democratica”.
Non a caso in occasione della recente festa patronale di Cesa i due hanno pubblicato diverse foto insieme anche ad altri sostenitori di "Cesa in Comune".
Ma ora evidentemente De Michele ha qualcosa di più impellente a cui pensare. Gli inquirenti, infatti, stanno ora valutando se ci siano altri episodi simili e altre possibili vittime di ricatti.
Questo nuovo guaio per De Michele arriva a meno di tre anni dalla condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione per i reati di falso, detenzione illegale di arma (una Glock calibro 9X21 che lui stesso avrebbe ulizzato per sparare contro casa e auto), calunnia e simulazione di reato che pose fine alla vicenda dei falsi attentati ed in contemporanea alla leggenda del De Michele giornalista anticamorra.
