Cesa. Successo per il convegno su patrimonio e identità territoriale
Cesa Si è svolto con grande successo sabato 6 settembre il convegno “Pratiche agricole tradizionali e paesaggi rurali storici: un patrimonio da tutelare e valorizzare”, nell’ambito dell’Asprinum Festival, l’evento dedicato alla promozione del vitigno Asprinio e della sua antica tecnica di coltivazione ad alberata.
La manifestazione ha riunito in Piazza De Gasperi amministratori, accademici, agronomi e custodi del sapere rurale provenienti da tutta Italia. Una mattinata intensa di confronto e riflessione sul ruolo strategico delle pratiche agricole storiche per il futuro delle aree rurali.
Al centro del dibattito temi come la tutela del paesaggio, la valorizzazione delle risorse culturali, l’economia sostenibile, il turismo rurale e la rigenerazione dei territori attraverso la memoria contadina. Particolare attenzione è stata dedicata alla coltivazione dell’Asprinio, riconosciuta come una delle espressioni più emblematiche dell’agricoltura verticale in Europa.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Sindaco di Cesa Vincenzo Guida, del Consiglire della Provincia di Caserta Cesario Villano, dell’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo e del Deputato Stefano Graziano, in collegamento video.
Molto apprezzati gli interventi di Mauro Agnoletti, Presidente dell’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico e titolare della Cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze, e di Antimo Di Maro, professore associato presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha illustrato l’analisi biochimica e microbiologica del mosto di uva Asprinio.
Particolarmente emozionanti i contributi dedicati alla coltivazione ad alberata, a cura dell’architetto Michele Autiero e della dott.ssa Angela Oliva, coordinatori scientifici del Dossier sulla pratica agricola dell’alberata Aversana. Non sono mancati spunti di riflessione sul tema della legalità, grazie alla testimonianza di Vincenzo Letizia, consigliere Vitica Doc Aversa.
Il Presidente AIS Campania Tommaso Luongo ha invece approfondito il legame tra enologia, turismo del vino e promozione dei paesaggi rurali.
La seconda parte della mattinata, intitolata “Le testimonianze: le pratiche agricole tradizionali e i paesaggi rurali storici del Registro MASAF si raccontano”, ha dato voce a esperienze provenienti da diverse regioni italiane. Tra gli interventi più seguiti quelli di Clemente Colella (Vignaioli di Solopaca APS), Stefano Del Lungo (CNR), Alessandro Guerra (allevamento statale del Cavallo Lipizzano), Simone Coccia (Comune di Greve in Chianti), Fabio Iannucci (Parco Regionale dell’Olio di Venafro) ed Ernesto Migliori (CAI e Cooperativa “La Carboncella”).
A moderare l’incontro è stata la dott.ssa Federica Romano, Direttrice dell’Associazione PRIS e Coordinatrice di Programma della Cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo”, che ha guidato il pubblico in un percorso ricco di spunti culturali e scientifici.
Nel pomeriggio grande partecipazione anche alle visite guidate presso la Masseria Campito, le alberate aversane e il Parco Agricolo Urbano Arena, occasioni preziose per osservare dal vivo le tecniche di coltivazione e dialogare con i protagonisti del territorio.
Un appuntamento che ha dimostrato come cultura, ruralità e partecipazione possano intrecciarsi con successo per la salvaguardia e la valorizzazione dei paesaggi agricoli storici, patrimonio vivente da riscoprire e trasmettere alle future generazioni.