Orta di Atella. Le maschere atellane domenica protagoniste dell’evento organizzato dall’Archeoclub e dall Università Federico II

Orta di Atella      Nacque ad Atella (da cui discendono i comuni di Sant’Arpino, Succivo e Orta di Atella) e fu una delle più antiche e rilevanti espressioni del teatro popolare, il riferimento è alla Fabula Atellana la cui parabola, dalla fase preletteraria osca e poi romana a quella letteraria di Pomponio e Novio, interessa la storia del nostro tenitorio, prima e dopo la romanizzazione, così come intreccia la storia del teatro comico latino, prima e dopo Plauto. Un genere letterario che per importanza e caratterizzazione è rinomato nel mondo intero ed è tuttora oggetto di studi e approfondimenti dalla comunità scientifica. Lo testimonia l’iniziativa in programma domenica prossima (25 marzo 2018) presso la sala consiliare “don Peppe Diana” del comune di Orta di Atella. Qui, a partire dalle ore 9:30, si terrà la prima giornata (ne sono previste tre) di convegno sul tema “La farsa e i suoi tipi. La fortuna delle Maschere Atellane nella letteratura italiana”. L’evento è ideato dall’Archeoclub d’Italia – Sede di Atella “Arturo Fratta” ed è organizzato con la preziosa collaborazione dell’Università di Napoli “Federico II” - Dipartimento di Scienze Umanistiche, diretto dal professore Pasquale Sabbatino. E’ una delle tappe - di assoluta qualità e rigore scientifico - del “Progetto Atella” elaborato dai comuni di Cesa, Frattaminore, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo, e cofinanziato dalla Regione Campania con i fondi POC 2014-2020 - Linea Strategica 2.4 “Rigenerazione Urbana, Politiche per il Turismo e Cultura”. Ricco e articolato il programma della mattinata. Dopo gli indirizzi di saluto del commissario straordinario del comune di Orta, Vincenzo Lubrano, e del presidente dell’Archeoclub “Atella”, Antonio Tanzillo, avranno inizio gli interventi scientifici a partire dai docenti dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”: Vincenzo Caputo (La fortuna dell’Atellana e dei suoi personaggi nella letteratura italiana), Matteo Palumbo (Maschere e realtà nella “Mandragola” di Macchiavelli), Adriana Mauriello (Dal Teatro antico alla Commedia dell’Arte: l’esperienza del Cinquecento). Seguiranno poi le relazioni di Marcello Sabbatino, dell’Università di Studi di Firenze (Il sipario vietato. L’arte umoristica di Pirandello) e del critico teatrale de “Il Mattino” Fabrizio Coscia (Pulcinella nell’isola di Santo Domingo: esotismo, utopia e parodia nel Teatro Napoletano dell’Ottocento). I lavori saranno moderati da Andrea Russo, del Centro Studi di Archeoclub Atella. Prevista la pubblicazione degli atti per le tre giornate di convegno.
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