Sant’Arpino. Ditta rifiuti, l’opposizione al vetriolo:”La società coinvolta in gravi inchieste: il sindaco Di Mattia e l’assessore Lavino tacciono, il garante guarda altrove impegnato nei dialoghi sui social”

SANT'ARPINO. I consiglieri comunali Salvatore Lettera, Francesco Pezone e Domenico Cammisa hanno presentato una richiesta urgente all’Amministrazione comunale di Sant’Arpino in merito agli sviluppi di un’indagine giudiziaria che coinvolge soggetti apicali della società Econova s.r.l., affidataria del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani anche a Sant’Arpino.

"Secondo quando riportato da numerose testate giornalistiche online, l’indagine in corso presso il Comune di San Vitaliano, coinvolge dirigenti della Econova tra cui l’Amministratore di fatto e il Direttore tecnico per gravi ipotesi di reato contro la Pubblica Amministrazione, tra cui tentata concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e depistaggio. - hanno fatto sapere i tre consiglieri -

Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri, il nostro gruppo ha rimarcato il silenzio assordante del Sindaco Di Mattia e dell’Assessore all’Ambiente Gaetano Lavino, i quali non hanno proferito una sola parola sulla vicenda, nonostante la rilevanza pubblica e il potenziale riflesso sull’Ente.

Mentre in altri Comuni interessati dal servizio – come Dragoni e Camigliano – la notizia ha provocato un immediato scossone politico e amministrativo, a Sant’Arpino si continua a far finta di nulla. Nessun, né il Sindaco né l’assessore all’ambiente, ha ritenuto di intervenire dopo le nostre dichiarazioni puntuali e documentate.

Non meno grave è l’assordante silenzio del Prof. Giuseppe Limone, indicato come garante etico e culturale della maggioranza. Di fronte a tale vicenda di rilevanza pubblica, ci saremmo attesi una parola chiara, netta, pubblica, proprio da chi rivendica – nel suo ruolo – l’esigenza di trasparenza, legalità e responsabilità morale nella gestione della cosa pubblica. In un momento così delicato, il suo silenzio non solo lascia perplessi, ma rischia di legittimare l’opacità amministrativa che si sta consumando sotto gli occhi di tutti.

Ribadiamo l’urgenza di avviare tutte le verifiche e procedure previste dalla normativa in materia di appalti pubblici, e valutare senza indugi l’affidabilità dell’operatore economico, e garantire l’interesse pubblico dell’intera comunità".

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