Sant’Arpino, il patrimonio librario del Prof. Franco Pezone donato al Comune di Sant’Arpino

palazzo-ducaleSant'Arpino. Così come si legge nella delibera di giunta 164 del 16/12/2016, per volontà del Professore Franco Pezone, tutti i suoi libri sono stati donati al Comune di Sant'Arpino.

Nella nota protocollata dalla sorella, Angela Pezone, e dai nipoti del Professore si richiede che "tali volumi fossero custoditi in apposite scaffalature e fossero fruibili per le eventuali generazioni postume al fine di valorizzare, incentivare, e divulgare il grande patrimonio storico, socio-antropologico, demo-etno-demografico ed artistico, di quelli che un tempo furono i paesi che formarono la gloriosa città osca di Atella".

In virtù della richiesta della signora Pezone, quindi, la gestione del patrimonio librario del Prof. Pezone è stata affidata alla Pro Loco (tramite il corrispettivo di € 500,00 per l'acquisto di un apposito armadio in cui custodire al meglio il patrimonio librario) che custodirà i libri al secondo piano del Palazzo Ducale nella sala attigua la pinacoteca comunale in un luogo "aperto al pubblico".

Premettendo che in una pinacoteca ci vanno i quadri e in una biblioteca ci vanno i libri, la nostra Pinacoteca Comunale è chiusa da anni ormai, non permette la piena fruibilità al pubblico e viene utilizzata solo dalla Pro Loco per fare qualche presentazione ogni tanto (tra l'altro parliamo di presentazioni scollegate tra di loro e di cui non esiste un calendario annuale, una programmazione). Quindi i libri del Professore sarebbero catalogati e messi a prendere la polvere in una stanza dell'ultimo piano del palazzo ducale dove, se non c'è qualche evento, non ci va nessuno. Se volessi organizzare un momento di lettura del patrimonio librario del professore dovrei, sulla carta, rivolgermi a cinque persone: il Presidente della Pro Loco (che ha in gestione la pinacoteca), Il direttore della Pinacoteca, la Presidente del Consiglio Comunale di Sant'arpino, delegata alla cultura, il consigliere delegato alla pinacoteca e il sindaco, che gestisce de facto il tutto.

Idio Maria Francesco Urciuoli

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