Sant’Arpino. Intervista all’ex sindaco Franco Lettera. “Il mio ricordo di Francesco Ziello e del suo amore per l’identità della nostra cittadina”

Sant'Arpino.    Domenica prossima, si terrà la prima edizione del Premio “C.I.C.C.I.O.” – in memoria di Francesco Ziello - promosso dalla Pro Loco di Sant’Arpino con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino e la collaborazione dell’I.C. “Rocco – Cav. Cinquegrana” di Sant’Arpino. 

Franco Lettera, storico militante e dirigente del partito comunista e poi del PDS, sindaco di Sant’Arpino alla fine degli anni ottanta, in occasione del premio esprime alcune sue riflessioni sulla nostro comune. 

Nella sua esperienza politica ed istituzionale ha avuto modo di conoscere bene Francesco Ziello. In questa intervista, racconta un pezzo di storia della nostra cittadina.

Francesco Ziello da tutti detto Cicciariello era un impiegato comunale,  da sindaco ha avuto modo di conoscerlo cosa ricorda della sua esperienza lavorativa?

Io lo definivo un impiegato comunale modello, uno che non si risparmiava su niente, sempre presente e molto ligio al dovere. Cicciariello non  prendeva mai una lira di straordinario anche se gli spettava.

La passione di Ziello le radici di Sant’Arpino in che modo ha potuto giovare alla causa complessiva dell’azione amministrativa?

Ziello era molto discreto non gli piaceva apparire. Non amava la commistione tra il suo lavoro di pubblico dipendente e l'impegno che metteva nella sua vera passione cioè il volontariato.

Lui partecipava con entusiasmo alle iniziative patrocinate dal Comune a favore delle Associazioni culturali, riassumendo in se stesso il dovere del dipendente pubblico e membro delle Associazioni stesse.

Cosa ricorda in particolare della sua vita personale? Che ricordi conserva della personalità di Cicciariello ?

Sul piano personale ho un ricordo indelebile del suo affetto e del suo rispetto per me, sia come persona che come rappresentante politico e istituzionale. L'ultima volta che l'ho visto e abbiamo parlato a lungo è stato durante il pranzo che facemmo insieme quando venne a trovarmi a San Benedetto, accompagnato dal nostro concittadino Umberto Esposito. Fu un tuffo nei ricordi e riaffiorarono le nostre comuni radici politiche.

Nel mondo dell’associazionismo Ziello è stata determinante per la nascita dell’ACAP e per la Pro Loco. Quali sono stati in questo campo le esperienze e i suoi ricordi vissuti come sindaco e come cittadino ?

Io appartengo a una generazione successiva a quella dei fondatori dell'Acap e successivamente della Pro Loco. Insieme a Cicciariello ricordo Tonino D'Antonio, Franco Pezone, Peppe Limone, Giovanni d'Elia e tanti altri. Guardavo sempre con interesse alle loro iniziative. Io militavo nella gioventù comunista e avevamo aperto la sede giovanile staccata dal PCI e quindi le nostre energie erano dirette in quella direzione mai però in contrasto con l'Associazionismo. Anzi anche quando abbiamo avuto responsabilità' amministrative abbiamo sempre sostenuto l'Associazionismo.

La militanza politica di Ziello è stata sempre chiara e forte con la sinistra ed il partito comunista cui è rimasto profondamente legato. Quali sono i suoi ricordi in questo caso 

Cicciariello divideva il suo impegno tra Partito Comunista ed associazionismo. Da ragazzino guardavo con ammirazione questi militanti più grandi. Poi crescendo ho avuto incarichi di direzione all'interno del PCI ed ho sempre trovato collaborazione. Certo sarei ipocrita se dicessi che tutto andava bene, come sempre accade nelle società umane ci furono anche momenti di scontri e contrapposizioni, dovute ai ricambi generazionali e alle svolte impresse nella politica del PCI, soprattutto in epoca berlingueriana. Ma Cicciariello rifuggiva dallo scontro, preferiva appartarsi, senza rinunciare alle sue idee e non veniva mai meno il suo spirito di collaborazione.

La figura di Ziello , oggi potrebbe essere utile farla conoscere ai giovani ? 

Non solo è utile ma ritengo sia essenziale come esempio di amore  per la difesa dell'identità' cittadina e della sua millenaria storia. Da semplice autodidatta, senza vantare percorsi di studi curricolari, Cicciariello è stato uno stupendo esempio positivo per il suo impegno culturale e politico e per il rispetto per il proprio lavoro. E' proverbiale l'affetto che nutriva per il suo datore di lavoro don Enrico e per la sua famiglia di cui si sentiva membro. Non vorrei scadere nella retorica, ma lo definirei un cittadino modello, da additare come esempio alle nuove generazioni".

Cosa ne pensa di questa iniziativa della Pro Loco? Ritiene che le radici storiche e culturali del nostro comune possano essere valorizzare anche attraverso la conoscenza e la memoria di persone che si sono battute ed impegnate per esse ?

Questa iniziativa della Pro Loco è assolutamente positiva. La conoscenza di persone legate al territorio aiutano a difendere le radici. Di questo c’è bisogno anche a Sant’Arpino. Negli ultimi anni come osservatore esterno, ho visto appannarsi l’identità santarpinese, forse perché' il paese è molto cresciuto demograficamente ed urbanisticamente. Bene fa la Pro Loco di Sant’Arpino a battersi per recuperare le nostre tradizioni, pur se vanno adeguate ai tempi. Ritengo che facendo conoscere persone come Francesco Ziello è utile al paese per stimolare nelle giovani generazioni la voglia di riscoprire le proprie radici ed impegnarsi per una società migliore. 

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