Sant’Arpino. La memoria prende forma: Ernesto Capasso dona le nuove targhe per via Limone e via Di Carlo. Il sindaco:”Stimolo per i giovani a scoprire la memoria”
SANT'ARPINO. L’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino esprime un sentito ringraziamento all’imprenditore Ernesto Capasso per la generosa donazione di quattro targhe toponomastiche, due per via Limone e due per via Di Carlo. Un gesto nobile che contribuisce a rinnovare e valorizzare la memoria storica del nostro paese, rendendo omaggio a due figure eminenti della comunità atellana.
Via Limone è dedicata a Giuseppe Maria Limone (1858–1928), stimato segretario comunale, giurista e avvocato, che ha lasciato un’impronta profonda nella vita istituzionale e culturale del territorio. Uomo di grande cultura e rettitudine, Limone ha rappresentato un esempio di dedizione al servizio pubblico.
Via Di Carlo, invece, ricorda Ferdinando Di Carlo (1915–1979), illustre professore e sindaco di Sant’Arpino dal 12 giugno 1956 al 10 dicembre 1964. Durante il suo mandato amministrativo, Di Carlo guidò il paese in un’importante fase di crescita e rinnovamento, distinguendosi per il suo impegno civile e per la visione di progresso che seppe imprimere alla comunità.
"Desidero esprimere a nome mio e dell’intera Amministrazione un profondo ringraziamento all’imprenditore Ernesto Capasso – ha dichiarato il sindaco Ernesto Di Mattia – per aver contribuito a mantenere viva la memoria di due figure simbolo della nostra storia locale. Le targhe donate non sono soltanto un segno tangibile di riconoscenza, ma rappresentano anche uno stimolo per le giovani generazioni a conoscere e onorare chi ha dato lustro a Sant’Arpino con il proprio operato".
L’iniziativa rappresenta un significativo gesto di mecenatismo civico e sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del paese. L’Amministrazione Comunale rinnova dunque la propria gratitudine a Ernesto Capasso, sottolineando come tali gesti contribuiscano a costruire una comunità più consapevole e legata alle proprie radici.


