Sant’Arpino. La Prefettura “bacchetta” l’opposizione. “Non spetta a questo ente il controllo sulla legittimità degli atti del Comune”.

Sant’Arpino      La Prefettura di Caserta bacchetta i gruppi consiliari di opposizione “Progetto per Sant’Arpino” ed “Insieme per Sant’Arpino”.

Con una nota del 16 Febbraio del Viceprefetto Vincenzo Lubrano indirizzata ai consiglieri Iolanda Boerio, Salvatore Lettera, Anna Pezzella, Francesco Pezone e Nicola Della Rossa in risposta alle istanze formulate dai consiglieri di minoranza in data 30.12.2021 e sollecitate in data 09.02.2022 sulla procedura di approvazione dei documenti contabili nella fase di riequilibrio di bilancio, l’Ufficio Territoriale  del Governo sottolinea di non essere l’organismo deputato a pronunciarsi su tali istanze.

La vicenda nasce, come detto, dall’istanza sulla presunta mancata osservanza dei termini previsti per l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.

Ma praticamente i cinque della minoranza, fra i quali non manca qualche professionista dei ricorsi agli organismi di ogni ordine e grado, hanno sbagliato ad individuare l’autorità competente.

Le censure sollevate- si legge nella nota inviata per conoscenza anche al sindaco Ernesto Di Mattia, alla Presidente del Consiglio Comunale, Ivana Tinto ed al Ministero dell’Interno- attengono, dunque, ad asseriti vizi di violazione in legge, sostanziandosi, cioè, in presunte illegittimità degli atti amministrativi in questione. Al riguardo, si rileva che, come è noto, la Prefettura ai sensi della normativa vigente, non è investita di poteri di controllo di legittimità sugli atti degli Enti locali, avverso i quali sono esperibili unicamente i rimedi giurisdizionali previsti dalla legge. Per quanto di interesse in questa sede, si rammenta che, nella seduta consiliare del 30.12.2021, la civica assise ha approvato il rendiconto 2019, il rendiconto 2020, nonché il bilancio di previsione 2021/2023, giusta comunicazione del 31.12.2021 prot. n. 19300. Pertanto, a fronte di atti formalmente approvati dall’organo a ciò deputato, questo Ufficio, non può svolgere alcuna valutazione in ordine ad eventuali ed asseriti profili di illegittimità”.

Francesco Paolo Legnante

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