Sant’Arpino. Lavori Asilo Nido, il gruppo misto replica alla maggioranza:”Il controllo non si delegittima. Chiarezza dovuta, nessuna polemica pretestuosa”

SANT'ARPINO. Hanno replicato alla maggioranza i consiglieri comunali del gruppo misto Salvatore Lettera, Francesco Pezone e Mimmo Cammisa.

"Prendiamo atto della comunicazione trasmessa dall’Amministrazione in merito alla procedura di gara per la realizzazione del nuovo asilo nido comunale “La Casa dei Bambini” e dell’esito positivo delle verifiche effettuate dalla Centrale Unica di Committenza e dagli organi competenti, inclusa la comunicazione antimafia.

Tuttavia, respingiamo con decisione la lettura strumentale e riduttiva che viene data dell’iniziativa del gruppo consiliare misto (Lettera – Pezone – Cammisa), impropriamente definita come “polemica” o “insinuazione”.

  1. I fatti vanno ricostruiti con correttezza

Il nostro intervento pubblico e istituzionale è nato a seguito di un articolo giornalistico, pubblicato da una testata giornalistica di ampia diffusione casertace.net , che riportava la notizia di un appalto PNRR affidato a una società che, secondo quanto testualmente riferito nell’articolo, sarebbe riconducibile – per le valutazioni della Direzione Distrettuale Antimafia – a un imprenditore attualmente sottoposto a processo per presunti rapporti con il clan dei Casalesi.

Si tratta di affermazioni integralmente ascrivibili alla testata giornalistica, che il gruppo consiliare misto non ha mai fatte proprie, ma che – per la loro gravità e per il contesto PNRR – imponevano un approfondimento istituzionale.

In quel momento:
• le verifiche antimafia non risultavano concluse;
• l’aggiudicazione non era pienamente efficace;
• era in corso l’ordinario iter di controllo previsto dal Codice dei Contratti pubblici.

In tale contesto, chiedere trasparenza non equivale a insinuare, ma significa esercitare il ruolo di controllo e indirizzo che la legge attribuisce ai consiglieri comunali, soprattutto quando sono in gioco risorse pubbliche straordinarie e opere destinate ai bambini.

2.⁠ ⁠La presunzione di innocenza è sempre stata rispettata
Nel post e negli atti del gruppo non è mai stata formulata alcuna accusa penale né affermazione di irregolarità accertate. Al contrario, è stato esplicitamente richiamato il principio di presunzione di innocenza, insieme al dovere di vigilanza sull’utilizzo di risorse pubbliche, soprattutto quando si tratta di fondi PNRR.

3.⁠ ⁠Le verifiche non smentiscono, ma confermano la correttezza del metodo.
Il completamento delle verifiche e l’acquisizione della comunicazione antimafia non cancellano il senso dell’iniziativa, ma ne confermano la legittimità:
le procedure di controllo hanno seguito il loro corso anche grazie alla prudenza amministrativa, che noi stessi abbiamo sempre auspicato e mai ostacolato.

4.⁠ ⁠Controllo democratico ≠ politica del clamore
Attribuire all’opposizione una “politica del clamore” significa confondere (o voler confondere) il legittimo esercizio del controllo democratico con una polemica pretestuosa. La vera trasparenza non consiste nel rivendicare ex post la regolarità degli atti, ma nel accettare il confronto e il controllo durante il procedimento.

Una maggioranza solida non teme le domande. Un’Amministrazione trasparente non delegittima chi le pone.

Accogliamo con favore l’avvio dei lavori e auspichiamo che l’opera venga realizzata nei tempi e nei modi previsti, nell’interesse esclusivo delle famiglie e dei bambini. Rivendichiamo, allo stesso tempo, il diritto-dovere di aver chiesto chiarezza quando i chiarimenti non erano ancora disponibili, senza strumentalizzazioni e senza riscritture dei fatti.

Il gruppo consiliare misto continuerà a esercitare il proprio ruolo con serietà, senso delle istituzioni e rispetto della legalità, indipendentemente dai tentativi di banalizzazione del dibattito pubblico".

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