Signor “sindaco” di facebook, almeno i morti li lasci in pace…

palazzo-ducaleSant’Arpino      Diciamo la verità a Sant’Arpino da alcuni lustri nella cosiddetta lotta politica siamo stati abituati quasi a tutto. Da anni, soprattutto durante le ultime due consiliature, non solo si è raschiato il fondo del barile ma si è continuato a scavare sempre più giù alla ricerca di un qualcosa di infimo che fino ad oggi non era mai stato trovato.

Mai e poi mai, però, credevamo che pur di fare polemica qualcuno tirasse in ballo la morte di un nostro concittadino, ed il dolore della propria famiglia. Con illazioni, supposizioni, volte a discreditare l’avversario di turno, ancora una volta a rendersi protagonista della discesa nella melma della politica cittadina è il solito personaggio che tre anni fa finì agli onori delle cronache nazionali per una notissima vicenda giudiziaria, e che pur dicendosi amico e rispettoso del popolo continua, su facebook, a fregiarsi di un appellativo “sindaco” che ormai da tempo non gli compete.

Ebbene seppure per assurdo quello che ha scritto questo signore su facebook fosse vero, buon senso e semplice educazione vorrebbero che tutto ciò non venisse spiattellato ai quattro venti sui social network, in quanto il defunto in questione era sì un personaggio noto in paese, ma che aveva fatto della discrezione il proprio tratto caratterizzante.

 Sempre  buon senso ed educazione vorrebbero, se proprio si ha a cuore il decoro della famiglia del caro estinto, che si chiedessero delucidazioni a chi di dovere a quattr’occhi. Ed invece questa ennesima dimostrazione di innato pessimo gusto, appare come un mero tentativo di speculazione politica sfruttando il dolore ed il disagio di privati cittadini.

Insomma un atteggiamento talmente basso che si commenta da solo e che di certo non rientra in una seria e normale dialettica politica come quella che invece su differenti posizioni da sei mesi portano innanzi la maggioranza da un lato ed il gruppo di opposizione di “Sant’Arpino al Centro” da un altro.

È sicuro che gli uomini e le donne di questi due movimenti mai si renderanno protagonisti di bassezze del genere, come è altrettanto certo che la grandissima maggioranza dei sostenitori  di “Alleanza Democratica” ritiene indegna l’uscita dell’ex sindaco.

E sinceramente almeno una volta ci si auspica uno scatto di orgoglio della capogruppo Iolanda Boerio, che è pur sempre una docente.

 Cara professoressa dimostri che almeno lei non ha perso il senso di umanità.

Francesco Paolo Legnante

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