Succivo ricorda e si ritrova. Forti emozioni, ieri sera, per la serata di presentazione del libro “La memoria storica della Festa”

SUCCIVO. Una serata densa di emozioni, commozione e identità condivisa quella che si è svolta ieri sera presso la Parrocchia della Trasfigurazione in piazza IV Novembre. In tanti si sono ritrovati per partecipare alla presentazione del libro “La memoria storica della Festa”, un’opera collettiva che racconta, attraverso le voci della comunità, la lunga e sentita tradizione della Festa Patronale in onore del SS. Salvatore.

La chiesa gremita, il silenzio attento, gli occhi lucidi: tutto parlava di appartenenza e gratitudine. “Non è solo un libro, è un abbraccio collettivo” – è stata la frase più citata della serata, una sintesi perfetta del sentimento che ha attraversato ogni testimonianza, ogni parola pronunciata.

don Tommaso D'Ausilio, parroco della Parrocchia della Trasfigurazione

Don Tommaso D’Ausilio, parroco della Parrocchia della Trasfigurazione, ha parlato della fede come legame generazionale e come motore di una comunità viva: “La memoria non è nostalgia, ma riconoscenza. Celebrare la storia della nostra festa è riconoscere il volto di Dio nelle mani di chi ha portato quella statua, nei sacrifici delle famiglie, nel sudore dei comitati. È qui che si fa Vangelo, è qui che la fede diventa carne”. Il suo intervento è stato accolto da un lungo applauso, mentre molti presenti annuivano in silenzio, visibilmente commossi.

Il sindaco Salvatore Papa

Il sindaco Salvatore Papa, visibilmente emozionato, ha sottolineato come questo libro rappresenti “un atto d’amore verso Succivo e la sua storia”. Le sue parole hanno toccato il cuore dei presenti: “Questa è la nostra eredità, non fatta di grandi monumenti, ma di gesti silenziosi, di devozione profonda, di lavoro umile. Il libro custodisce tutto questo. E oggi, tutti noi, lo restituiamo alla nostra comunità”. Il primo cittadino ha voluto ricordare anche chi non c’è più, ma ha lasciato un’impronta profonda nella festa: “Le loro voci risuonano in ogni pagina”.

Il coordinatore dei Portatori Giovanni Perrotta

Giovanni Perrotta, coordinatore dei portatori, ha portato una testimonianza autentica, ruvida e vera, come il lavoro che ogni anno accompagna la festa: “Portare la statua del SS. Salvatore non è solo fatica fisica. È una missione. È sentire sulle spalle la storia dei nostri padri. È guardarsi negli occhi e sapere che, anche quest’anno, ce l’abbiamo fatta. Questo libro ci rappresenta. È la voce di chi ha camminato con noi e cammina ancora, invisibile ma presente”.

Nel corso della serata sono stati letti estratti del libro, alternati da testimonianze dirette di anziani, membri storici del comitato e portatori di diverse generazioni. Ognuno con un aneddoto, un’emozione, un ricordo che ha fatto riaffiorare lacrime e sorrisi.

Alla fine dell’incontro, l’opera è stata distribuita a tutti i presenti in cambio di una libera offerta per sostenere i costi di stampa. “La memoria non ha prezzo, ma ha un valore immenso” – hanno ricordato gli organizzatori. Il libro sarà disponibile nei prossimi giorni anche presso la parrocchia.

La serata si è conclusa nel cortile con una riunione generale del comitato festa e dei portatori, per iniziare la preparazione degli eventi religiosi e civili della Festa Patronale 2025. Ma l’atmosfera, ancora carica di emozioni, rendeva chiaro a tutti che non era solo l’inizio di un’organizzazione: era la continuazione viva di una storia che appartiene a tutti.

Un appuntamento che ha segnato un prima e un dopo, ricordando che la memoria è un filo che unisce passato e futuro. A Succivo, ieri sera, quel filo è stato teso con delicatezza e forza, con amore e con fede.

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