Cesa. Un milione e 370 mila euro per il Centro di accoglienza per le donne vittime di violenza nel bene confiscato alla Camorra.

Cesa Il Comune atellano ha ottenuto un finanziamento ministeriale per realizzare un Centro di accoglienza per le donne vittime di violenza da ubicare in un bene confiscato alla Camorra.

L’importo concesso è di un milione e 370 mila euro per avviare un’azione di ristrutturazione straordinaria di un immobile sito in via Cavour.

Si tratta di fondi che provengono dal PNRR, per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. All’esito del lavoro della Commissione di selezione che ha vagliato le varie proposte per la selezione di progetti da finanziare, il comune ha ottenuto questo finanziamento.

L’idea progettuale che abbiamo presentato – spiega il sindaco Enzo Guida – è quella di adibire questo bene confiscato a centro di accoglienza per le donne vittime di violenza. Ci saranno spazi per l’assistenza psicologica, il primo soccorso, la possibilità di accogliere anche minori, con spazi di socialità. Abbiamo pensato, però, che in un centro del genere vi debba essere la possibilità di lavorare e studiare, per cui parte del centro avrà spazi adibito a questo”.

Una volta ottenuto il finanziamento, compito del Comune sarà quello di far partire la gara di appalto e quindi i lavori.

E’ un progetto cui stiamo da tempo lavorando – ricorda il vice sindaco Giusy Guarino, delegati ai servizi sociali – una idea che nasce già dalla precedente esperienza amministrativa”.

Il piano terra di questo edificio sarà adibito invece a sede del Centro per l’impiego – conclude Guida – una volta che l’edificio sarà adeguato e reso agibile. Ed anche su questo punto stiamo lavorando”.

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