Il circolo Geofilos Legambiente, con il progetto Atella in Bici, si aggiudica il bando per la mobilità sostenibile e inclusiva al Sud, finanziato da Fondazione con il Sud.

Sant'Arpino Atella in Bici (AiB) è un progetto che nasce dall’esigenza di ripartire, dopo due anni di pandemia da Covid-19, con lo sforzo di incrociare due temi cruciali: la mobilità dolce, e l’utilizzo virtuoso degli spazi pubblici e della strada.

La crisi della mobilità dovuta alla pandemia infatti ha generato una nuova concezione dell'importanza della mobilità dolce, modificando anche il quadro normativo attraverso semplificazioni significative in merito alla realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali. La condivisione dello spazio si sostituisce al principio della segregazione rendendo necessaria un'assunzione di responsabilità dell'utente della strada.

Questa la sfida che Geofilos Legambiente ha raccolto gettando le basi per dare vita ad un progetto di urbanismo tattico e rigenerazione urbana che parte dal basso. Dunque, non solo un processo di realizzazione di piste ciclabili ma un vero e proprio cambio di paradigma, un nuovo stile di vita, un modo nuovo di intendere e praticare le relazioni sociali, gli spazi urbani, il modo di vivere la città. Di connettere la piazza, la scuola, i parchi come ambienti di vita e relazioni e innescare una nuova economia di comunità.

Una sfida che con grande emozione e soddisfazione possiamo annunciare di aver vinto alla grande - dichiara Antonio Pascale, presidente del circolo Geofilos di Legambiente e portavoce del comitato “Atella in bici” - ottenendo un nuovo grande risultato per la nostra comunità, come facciamo dal 1997, anno di fondazione del nostro circolo Legambiente”.

Grazie al finanziamento che il progetto Atella in Bici (AiB) si è aggiudicato risultando tra le 11 proposte vincitrici su oltre 100 partecipanti al bando per la mobilità sostenibile al Sud promosso da Fondazione con il Sud, nell’ambito del territorio dei comuni di Sant’Arpino e Succivo, verranno "messe su strada" oltre 100 biciclette e realizzate una serie di infrastrutture:

  • 8 “Bike hub”, punti nodali presidiati
  • 15 bike point dove si arriva in bici in sicurezza;
  • 1 ciclofficina e un centro di rigenerazione delle bici, a Teverolaccio e alla biblioteca
  • “negozi amici della bici” che assicurano l’installazione di rastrelliere e facilities per ciclisti

e inoltre:

  • una rete di monitoraggio dell'inquinamento
  • un sistema IOT che permette di monitorare i km percorsi in bici e premia i ciclisti più virtuosi
  • una rete di percorsi "pedibus"

Sin dal primo lockdown del 2020 - continua Antonio Pascale - quando sembrò chiaro a livello globale che le modalità di trasporto sarebbero cambiate definitivamente, abbiamo lavorato incessantemente per dare corpo e vita a una nuova idea di mobilità per il nostro territorio. E così nacque "Sant'Arpino in bici", poi diventato "Atella in bici", un collettivo che unisce associazioni, cooperative sociali, scuole, parrocchie. Rivoluzionare la mobilità richiede da un lato politiche adeguate e infrastrutture, dall'altro un cambiamento culturale in tutte le fasce di cittadinanza. E' su questo ultimo aspetto che interviene il progetto finanziato da Fondazione con il Sud, sul quale continueremo a lavorare per il benessere delle nostre comunità”. 

Questo importante risultato - conclude il presidente del circolo Geofilos Legambiente - si aggiunge al finanziamento ottenuto a inizio anno dal Comune di Sant'Arpino, grazie all'omonimo progetto anche questo presentato da Legambiente, per oltre 3 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture ciclabili nel Comune atellano”.

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