Orta. Consiglio Comunale, Santillo al vetriolo contro il Presidente Massaro:”Lo invito a rimettere il proprio mandato nel rispetto del ruolo che ricopre”
ORTA DI ATELLA. Di seguito la comunicazione del sindaco Antonio Santillo durante il consiglio comunale del 12 novembre.
"Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza, sia dal punto di vista politico- amministrativo che dal punto di vista istituzionale. Non parlerò di atti amministrativi, ma di coerenza, di rispetto delle istituzioni e, soprattutto, di verità verso i cittadini.
Negli ultimi mesi, dentro e fuori quest’aula, si sono susseguiti interventi e dichiarazioni che hanno reso evidente una distanza ormai incolmabile tra questa amministrazione e il gruppo “Rinnoviamo Orta”.
E a questo si è aggiunto, purtroppo, un comportamento del Presidente del Consiglio non consono al ruolo che riveste.
È giusto che tutto questo venga detto qui, e messo agli atti del Consiglio comunale.
Andiamo per ordine.
Nel corso della seduta consiliare del 16 giugno, la capogruppo Dirasco, intervenendo ufficialmente in aula, ha dichiarato:
“Oggi votiamo questo punto (bilancio consuntivo 2024) non per restituire fiducia a un sindaco che ha già voltato le spalle alla città, ma perché crediamo che il nostro dovere sia verso chi ci ha dato fiducia con il voto, verso i cittadini di Orta di Atella che chiedono fatti, non alibi.”
Una dichiarazione politica forte, resa in seduta pubblica, che rappresenta di fatto una sfiducia politica nei confronti del Sindaco e della maggioranza.
Eppure, nonostante parole così nette, il gruppo “Rinnoviamo Orta” ha continuato a farsi rappresentare in Giunta, in virtù di un principio che ci eravamo dati: dare ai capigruppo la possibilità di coadiuvare il Sindaco nella formazione della squadra di governo, in un’ottica di partecipazione e corresponsabilità.
Un principio nato per rafforzare la collaborazione, non per consentire a chi si dichiara contrario di restare dentro la maggioranza solo quando conviene.
A distanza di poche settimane, l’11 agosto, sempre il gruppo “Rinnoviamo Orta” ha rilasciato alla stampa, tramite il suo referente politico, queste affermazioni:
“Al rientro dalle ferie estive apriremo un tavolo nella maggioranza per valutare se ci sono ancora condizioni politiche amministrative per andare avanti. Ma non ci nascondiamo dietro un dito: il fallimento di Santillo e dei suoi principali alleati è sotto gli occhi di tutti”.
“[...] È giunta l’ora di verificare se l’attuale squadra di governo è in grado o meno di amministrare la città. Finora non c’è riuscita, per cui serve una riflessione seria sul futuro dell’amministrazione nell’interesse di Orta di Atella”.
Parole che non appartengono a chi vuole correggere o migliorare un percorso amministrativo, ma a chi ha già scelto di collocarsi all’opposizione. Non si può, da un lato, parlare di “fallimento del progetto amministrativo” e, dall’altro, continuare a far parte della squadra di governo mantenendo un proprio riferimento in Giunta. Questa ambiguità non è più tollerabile, né politicamente né moralmente.
Per questo, oggi, va dato atto che il gruppo “Rinnoviamo Orta” non fa più parte della maggioranza.
È una decisione dovuta per rispetto verso quest’aula e verso i cittadini, che meritano chiarezza e coerenza.
Chi vuole lavorare seriamente per Orta di Atella, chi crede ancora nella legalità, nella responsabilità e nella continuità amministrativa, sa che troverà in me, nella Giunta e nei Consiglieri di maggioranza un interlocutore leale.
Chi invece pensa solo alla prossima campagna elettorale, può farlo liberamente, ma fuori da questa maggioranza.
Vengo ora ad un altro fatto, altrettanto grave: le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale, rilasciate alla stampa il 27 agosto 2025.
In quell’intervista, il Presidente affermava testualmente:
“Assieme al gruppo (“Rinnoviamo Orta”) stiamo ragionando ad un'alternativa all'attuale squadra di governo. Il fallimento politico-amministrativo è sotto gli occhi di tutti. È assurdo parlare di grandi progetti quando Santillo non riesce nemmeno a garantire l'ordinario. I cittadini ci chiedono risposte ai problemi, mentre una parte della maggioranza continua a pianificare una serie di iniziative che non hanno nulla a che fare con l'interesse della collettività.”
Dichiarazioni come queste, pronunciate da chi ricopre la carica di Presidente del Consiglio comunale, hanno un peso e una gravità istituzionale enormi.
Dire, sulla stampa, che una parte della maggioranza pianifica interventi che non hanno a che fare con l’interesse della collettività non è un’opinione politica: è un’accusa pubblica che getta discredito sulle istituzioni e sui consiglieri che ne fanno parte.
E allora, Presidente, quando vuole, andiamo insieme in Procura, la sede più opportuna per ascoltarla e chiarire affermazioni di questo genere.
Sempre nella stessa intervista, il Presidente aggiungeva:
“[...] A differenza di altri per noi non è una questione di poltrone o di potere. È evidente che l'amministrazione non è in grado di governare la città. Serve un cambio di rotta. Bisogna costruire una coalizione alternativa che apra una fase nuova, ponendo fine alla stagione dell'odio, degli esposti anonimi e dei metodi del passato”.
Anche quest’ultima affermazione, buttata nel mucchio e a danno di tutti i Consiglieri e degli Amministratori, così grave e allusiva, non può essere fatta sulla stampa da chi presiede il Consiglio comunale. Chi ricopre questo ruolo, se davvero intende essere credibile, deve rivolgersi prima di tutto alle sedi preposte.
E, poi, il finale, una vera e propria collocazione di campo, sempre oltre i limiti del linguaggio istituzionale:
“[...] Siamo disponibili a intavolare un confronto con tutte le forze sane del territorio, senza steccati e senza preconcetti, a partire dall'opposizione consiliare. Orta di Atella ha bisogno di proiettarsi nel futuro, non può continuare a vivere guardando indietro a causa di pseudo-politici che non vogliono mollare l'osso e che non si rendono conto che il loro tempo è finito”
Ora, e mi rivolgo a tutti i Consiglieri, se il Presidente del Consiglio, che per definizione deve essere super partes, ritiene di essere legittimato a “costruire un’alternativa all’attuale amministrazione”, allora, ancor di più il sottoscritto, nella sua posizione politica e giuridica di Sindaco, è legittimato a costruire un’alternativa al sistema adottato dal medesimo Presidente del Consiglio, sistema che, per buona parte di questa consiliatura, ha operato con l’unico obiettivo di smantellare la maggioranza a colpi di piccone, logorando l’azione amministrativa e danneggiando l’intera città.
Detto questo, proprio perché credo nella funzione del Consiglio comunale come luogo della rappresentanza e del confronto, è giunto il momento per aprire una fase di verifica politica con tutti i consiglieri e con le forze politiche che hanno a cuore il bene della città.
Una verifica seria, trasparente, senza pregiudizi, che serva a porre le basi per un rilancio politico e amministrativo fondato su coerenza, responsabilità e lealtà reciproca.
Siamo all’inizio della seconda parte di questa consiliatura, e questa può essere l’occasione per ripartire su basi più solide, forti anche sugli errori del passato, con chi vuole davvero lavorare per la comunità, non per calcolo o per convenienza. Perché il rilancio di Orta di Atella non può che nascere da un patto di verità e di rispetto tra chi rappresenta le istituzioni.
E mentre ci interroghiamo sul futuro politico di questa amministrazione, non dobbiamo dimenticare il contesto in cui operiamo.
Orta di Atella è una città che, lo voglio ricordare, sta vivendo un momento difficile sotto ogni punto di vista: economico, sociale e amministrativo, e che avrebbe bisogno di stabilità, non di manovre da bar, da marciapiede o di strategie personali. A tutto questo si aggiunge un crescente senso di sfiducia, alimentato proprio dalla poca credibilità che alcuni trasmettono nell’esercizio del proprio ruolo.
È questa la ferita più grave, perché incrina il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
Per questo motivo, invito pubblicamente il Presidente del Consiglio Comunale a rimettere il proprio mandato, per rispetto del ruolo che ricopre e della dignità di quest’aula.
In caso contrario, invito i Consiglieri, di maggioranza e di minoranza, a fare una seria e oculata riflessione: se davvero ritengano opportuno che a rappresentare il Consiglio comunale di Orta di Atella sia chi, ormai da tempo, ha scelto di comportarsi come parte politica e non come figura di garanzia.
Io credo che Orta meriti stabilità, serietà, rispetto istituzionale. E per questo andremo avanti, con chi vuole costruire, con chi crede nella legalità e nella responsabilità, non con chi continua a logorare e a dividere per fini personali".

