Orta di Atella. Città visibile:”Del Prete vada a lezione di coerenza. Il ripensamento sul Puc è nei fatti”

ORTA DI ATELLA. Non si è fatta attendere la replica del gruppo politico ortese "Città visibile" alle dichiarazioni dell'ex capogruppo di Campania Libera Salvatore Del Prete che, ieri, ha puntato il dito contro i membri dell'ex gruppo di opposizione, rei, secondo lui, di non aver "proferito parola nel 2013 in occasione del Puc".

"La politica ortese continua a darci spunti di comicità inaspettati - hanno fatto sapere i componenti di "Città Visibile" - l’ex Capogruppo di Campania Libera Salvatore Del Prete, conosciuto internazionalmente con il grazioso appellativo di Magó, si è risentito perché abbiamo trascritto una sua dichiarazione riportata agli atti di un Consiglio Comunale. Anche lui parla di “mistificazioni”, non avendo chiaro, lui come l’ex Sindaco Villano, il reale significato del termine. Quale realtà abbiamo alterato nel riportare fedelmente una sua dichiarazione? Non si sa, ma termini come “strumentalizzazione” e “mistificazione” oramai sono buoni per tutte le stagioni, un po’ come l’ex Capogruppo di Campania Libera che potrebbe rivendicare nella sua lunga carriera politica tutto e il contrario di tutto.

Dov’era Città Visibile nel 2013? Non c’era visto che il nostro Collettivo è nato nel 2015 ma non ci sottraiamo alla scorrettezza (la sua, ad esempio, potrebbe essere una mistificazione, perché altera la realtà): nel 2013 un componente di primo piano di Città Visibile, quello che è stato anche il promotore della nostra lista nelle ultime amministrative, Stefano Minichino era tra quegli stessi banchi dell’opposizione a dare battaglia contro il Piano Urbanistico e a fare lo stesso ricorso al TAR e sembra strano che Salvatore Del Prete non se lo ricordi perché con lui ha firmato anche altri ricorsi al tribunale amministrativo, come quello per chiedere l’annullamento del Concorso che portò alla nomina dell’attuale Istruttore Tecnico al Comune di Orta di Atella perché ritenevano quel concorso pilotato, anche se bisogna ricordare che il Del Prete la firma a quel ricorso l’ha ritirato e ovviamente non è pesata sulla scelta il suo nuovo ruolo di dominus nell’Amministrazione Villano.

Persone come Stefano Minichino, che allora fece quella battaglia, oggi coerentemente mantiene quella stessa posizione all’interno di Città Visibile perché ritiene il nostro Collettivo naturale proseguimento di quel lavoro di opposizione che fece nel 2013, piuttosto l’ex capogruppo di Campania Libera “promotore” e firmatario della richiesta di revoca del PUC perché non è stato consequenziale quando ha avuto responsabilità di governo? Che strumentalizzazione c’è nel fare questa semplice domanda? In quello stesso Consiglio Comunale l’ex Capogruppo di Campania Libera mette in guardia sul pericolo che comporterebbe la Revoca “altrimenti si rischia il Commissariamento” (anche questa è una mistificazione, perché altera la realtà). Ora non abbiamo capito cosa vuole rivendicare il sig. Salvatore Del Prete, quello di aver chiesto la Revoca del PUC quando era all’opposizione e di averci votato contro quando era maggioranza? Quello di aver fatto un plauso all’assessore che si chiedeva se con “una variante generale si possa rendere il PUC coerente con il PTCP”? Dove sta scritto che avreste fatto un Piano Urbanistico completamente nuovo? L’ex Consigliere Del Prete dice che non prende lezioni da noi sul PUC? Bene! Ma dovrebbe prendere certamente lezioni di coerenza, non da noi, ma da chiunque".

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