Orta di Atella. Dimissioni sindaco. Il PD “Tutto ampiamente prevedibile. Necessario voltare pagina e costruire un’alternativa credibile”

Orta di Atella. Gli attivisti del circolo cittadino del Partito Democratico intervengono sulle recenti dimissioni del primo cittadino Antonino Santillo.

In una nota inviata agli organi di informazioni i dem ortesi sottolineano la decisione di gettare la spugna da parte del primo cittadino " per la seconda volta in due anni, rappresentano l'ennesimo segnale di instabilità politica che, ormai da troppo tempo, paralizza il nostro paese. Con le sue stesse parole, il sindaco ha ammesso di essere ostaggio di gruppi più interessati a equilibri personali e giochi di potere che al bene collettivo.

Era tutto ampiamente prevedibile, considerati i presupposti su cui si è fondata questa amministrazione: una coalizione nata non su basi politiche solide, né sulla condivisione di un progetto con al centro il vero interesse dei cittadini, ma su accordi di mera convenienza. Sei liste a sostegno di un unico candidato hanno prodotto esattamente ciò che temevamo. In questi due anni, più che un’azione amministrativa efficace, abbiamo assistito a una continua e logorante ricerca di equilibri, spesso lontani dalla politica e ancor più dal bene comune".

"In questo periodo, Orta di Atella- proseguono gli esponenti della sezione attualmente retta dal commissario Giacinto Meta- ha vissuto una gestione amministrativa segnata da incertezze e da una preoccupante mancanza di visione strategica. Le problematiche strutturali della città, ben note da tempo, avrebbero richiesto interventi concreti e una guida determinata. Invece, l’azione del governo cittadino si è rivelata insufficiente, lasciando irrisolte questioni fondamentali per la comunità.

L’abbandono del centro storico, la carenza di personale nei servizi essenziali, la mancata riqualificazione di spazi pubblici – come l’unico parco giochi della città – sono solo alcuni esempi di una gestione che ha preferito inseguire logiche di potere piuttosto che soluzioni efficaci per il territorio.

Mentre altre realtà limitrofe hanno colto opportunità di crescita e sviluppo, Orta di Atella è rimasta imbrigliata in dinamiche politiche sterili, senza un progetto credibile per il futuro.

La gestione delle risorse, in particolare quelle legate ai fondi europei, al PNRR e ai finanziamenti regionali, avrebbe potuto rappresentare una svolta decisiva. Invece, l’inerzia amministrativa e la mancanza di visione politica hanno impedito di intercettare investimenti fondamentali, lasciando la città indietro, mentre altrove si costruisce il futuro.

Vorremmo far comprendere al sindaco Santillo e alla maggioranza che lo sostiene che non sono le trame provinciali, regionali o le dinamiche di partito a preoccuparci. Anzi, possiamo tranquillizzarli: queste faccende non appassionano affatto la stragrande maggioranza dei nostri concittadini. A preoccuparci sono invece le macroscopiche distrazioni — ovviamente in buona fede, ci mancherebbe! — che continuano a penalizzare un territorio ricco di potenzialità, sistematicamente ignorate o, peggio, sfruttate in maniera a dir poco discutibile.

Un esempio concreto? L’esposto presentato da Coldiretti in merito all’installazione di impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. Coldiretti Caserta, per bocca del suo direttore, ha chiarito di non essere contraria all’energia solare, ma ha ribadito che la tutela dei terreni agricoli deve restare una priorità. E allora, caro sindaco, la domanda sorge spontanea: quale posizione ha assunto l’amministrazione di fronte alle richieste dei privati per installare impianti tanto imponenti quanto invasivi? L’impressione è che l’approccio adottato favorisca interessi ristretti e ritorni economici di pochi, anziché uno sviluppo sostenibile, equo e capace di portare beneficio a tutta la comunità.

Con la stessa franchezza, crediamo che ci sia stata un’altra svista — sempre in buona fede, sia chiaro! — anche sulla questione urbanistica che riguarda una parte importante della popolazione. Invece di affrontare la situazione con trasparenza e coraggio, ci è parso che il primo cittadino e la sua maggioranza abbiano preferito girarsi dall’altra parte, ignorando soluzioni serie e scegliendo la via del silenzio. Forse si è ritenuto più conveniente risolvere la questione “a bassa voce” piuttosto che coinvolgere i cittadini in un percorso trasparente e partecipato. Non sarebbe stato più giusto lavorare a una soluzione equa, reale, e soprattutto che non illudesse ancora una volta le tante famiglie coinvolte?

Potremmo anche sbagliarci, ma la gestione di queste scelte appare orientata a favorire, ancora una volta, interessi privati e ritorni immediati, piuttosto che un approccio inclusivo, trasparente e realmente utile per la collettività. Un approccio che metta al centro l’equità e la crescita condivisa.

Non si può più aspettare! È ormai evidente che l’attuale amministrazione non è in grado di garantire né la stabilità né lo sviluppo di cui Orta di Atella ha bisogno. Per il bene della comunità, è necessario voltare pagina, con decisione, e chiudere questa esperienza di governo che ha mostrato tutti i suoi limiti.

Serve un nuovo progetto politico, serio nei contenuti e innovativo nei metodi, capace di ridare fiducia e speranza ai cittadini. Un’amministrazione che scelga trasparenza, competenza e partecipazione, abbandonando definitivamente le logiche di potere che da anni frenano lo sviluppo del nostro territorio.

Il Partito Democratico è pronto a costruire un’alternativa concreta e credibile, coinvolgendo tutte le forze politiche e civiche che vorranno contribuire a un rilancio strutturale della città. Il nostro obiettivo è offrire a Orta di Atella una prospettiva stabile, duratura, con una visione chiara del futuro, fondata sul rispetto dei cittadini e delle risorse del territorio".

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