Sant’Arpino, affidamento Acquedotti Scpa. Romano presenta un esposto alla Magistratura:”Gravissime irregolarità sulla gestione del servizio idrico e tariffe più alte per i cittadini”

SANT'ARPINO. Ha presentato, in data 2 giugno, un dettagliato esposto alla Corte dei Conti, il coordinatore della sezione cittadina di Forza Italia Nicola Romano per la questione dell'affidamento del servizio idrico integrato alla società Acquedotti Scpa.

"Acquisita e visionata tutta la documentazione, sulla base di verifiche istruttorie e di una compiuta disamina della normativa vigente - ha dichiarato il dirigente forzista - e della giurisprudenza prevalente in materia, ho riscontrato l’esistenza di gravissime irregolarità in ordine all’attuale gestione del servizio idrico integrato da parte della società mista “ACQUEDOTTI S.c.p.A.”, e ho ritenuto gravemente violato il vincolo di economicità e di congrua motivazione della decisione comunale oltre che i principi comunitari di libera concorrenza.

Innanzitutto bisogna partire dal principio, e cioè da quando la OTTOGAS srl (titolare del 49% del capitale sociale di ACQUEDOTTI S.c.p.A.), veniva selezionata dal Comune di Orta di Atella con bando di gara prot. n. 236 del 12.01.2001 come partner privato dell’ente.

Selezione fatta senza stabilire prima il ruolo operativo della società privata vincitrice, ovvero indicare i COMPITI DA SVOLGERE. Omissione che costituirebbe un “vizio genetico” della procedura di gara esperita dal Comune di Orta di Atella, e che potrebbe essere causa di rescissione del contratto.

Inoltre, la Convenzione che regola i rapporti tra le Società miste e gli Enti Locali, all’art. 8 stabilisce che il socio privato (la società), deve provvedere al potenziamento e all’adeguamento degli impianti idrici e fognari (LAVORI E MANUTENZIONE), ovviamente se in possesso dei requisiti.

Sebbene la Società Privata avesse tali requisiti, da bando veniva richiesta la sola GESTIONE del servizio idrico integrato (GESTIONE DELLE BOLLETTE).

Nonostante ciò, contravvenendo sia alle sentenze della Corte di Stato, che ai principi e le disposizioni comunitarie e nazionali in materia di evidenza pubblica, mettendosi in vantaggio rispetto alle altre imprese che operano nel settore dei lavori pubblici in una condizione di libero mercato, la società privata svolgeva e svolge lavori di manutenzione.

Altre cose le troverete nell’allegato…..

La scelta del Comune di Sant’Arpino di aderire ad ACQUEDOTTI S.c.p.A., è stata devastante sia sul piano politico che per i cittadini stessi.

In primis, la società ACQUEDOTTI S.c.p.A., adotta le tariffe più alte, creando un danno economico ai contribuenti santarpinesi, e poi, con la quota di partecipazione al capitale sociale pari ad appena l’1,5%, mette l’Ente in una posizione di svantaggio, ma soprattutto l’impossibilità di esercitare un’influenza dominante sulle decisioni della Società e per la tutela dei cittadini stessi.

Il solo 1,5% delle quote, estromette il Comune di Sant’Arpino dalla partecipazione al Consiglio di Amministrazione (che ha potere decisionale), mentre gli garantisce la presenza all’interno del Comitato Tecnico Consultivo, il quale può esprimere un parere NON VINCOLANTE e senza alcun parere decisionale, subendo le decisioni di Acquedotti S.c.p.A. e degli altri Comuni soci.

Per farla breve, il parere di chi ci rappresenta oggi e ci rappresenterà in futuro nel Comitato Tecnico Concultivo, vale quanto il due di coppe in una partita a briscola, condannando l’Ente a trent’anni.

Suscita, inoltre, non poche perplessità la clausola convenzionale sottoscritta dal Comune di Sant’Arpino con l’art. 9 del contratto di concessione, al punto in cui è stabilito che, per le opere di allacciamento alla rete idrica “la Società chiederà al richiedente un contributo forfettario a fondo perduto”. Tutto ciò è assurdo!

In tal modo, l‘utente finisce con l’essere gravato di un costo di gestione ulteriore rispetto alla tariffa che, invece, ai sensi dell’art. 154, comma 1, del T.U. sull’ambiente ha natura omnicomprensiva di corrispettivo per il “servizio fornito, le opere e gli adeguamenti necessari … i costi di gestione delle opere …”.

Un approfondimento di quanto esposto alla magistratura e a tutti gli organi competenti, potrete leggerlo nell’allegato qui di seguito"

ESPOSTO

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