Sant’Arpino. Affidamento Asilo Nido, cala il sipario sulle polemiche del gruppo “Misto”: l’aggiudicazione è pienamente regolare
SANT'ARPINO. La polemica sollevata dal gruppo consiliare misto (Lettera-Pezone-Cammisa) sulla gara per il nuovo asilo nido “La Casa dei Bambini” si scontra con un dato definitivo: l’aggiudicazione è regolare, pienamente efficace e certificata dagli organi competenti.
Il 15 ottobre 2025 il consigliere di opposizione scriveva in un post di gravi dubbi sulla procedura di gara per la realizzazione del nuovo asilo nido comunale, così come riporta lo screen del post.

Dopo settimane di insinuazioni e ombre evocate dal gruppo “misto”, la Centrale Unica di Committenza ha trasmesso al Comune, il 3 dicembre 2025, la comunicazione che chiude ogni discussione: le verifiche sui requisiti dell’impresa D’Alessandro Costruzioni S.r.l. sono state completate con esito positivo e la comunicazione antimafia, attesa per legge, è arrivata senza alcun rilievo ostativo. Nessuna irregolarità, nessun procedimento penale, nessun collegamento ambiguo: solamente un iter rispettato passo dopo passo, come confermato dalla RUP Margherita Maria Busiello, che anche nei giorni più turbolenti ha scelto la strada della prudenza amministrativa invece che quella delle scorciatoie.
A differenza di quanto insinuato dall’opposizione, non c’è mai stata alcuna sospensione dell’aggiudicazione: mancava semplicemente l’ultimo adempimento prefettizio, obbligatorio per procedere alla presa d’atto e alla consegna dei lavori. Ora, con la comunicazione antimafia acquisita e con l’esito positivo di tutte le verifiche previste dal Codice dei Contratti, l’Ente può procedere senza incertezze verso l’avvio dei lavori, nel pieno rispetto delle scadenze PNRR. La vicenda dimostra una volta di più la distanza tra la politica del clamore e la politica dei documenti: mentre l’opposizione agitava dubbi senza riscontri, il Comune lavorava per garantire trasparenza, legalità e tutela dell’interesse pubblico. L’asilo nido, opera strategica per il territorio e per le famiglie, non merita di essere trascinato in una battaglia politica costruita su percezioni, non su fatti. Oggi i fatti sono chiari: la gara è valida, l’impresa è in regola e l’intervento può finalmente partire. La trasparenza non era un problema della procedura, ma del dibattito pubblico.

