Sant’Arpino. Il Gruppo “Insieme” replica a Salvatore Lettera:”Finalmente la montagna ha partorito il topolino”

SANT'ARPINO. Hanno replicato al comunicato stampa del consigliere comunale di opposizione Salvatore Lettera, i membri del gruppo di minoranza "Insieme" con quelli del medesimo gruppo politico.

"Il “galoppino della mala sanità campana” colpisce ancora.
Prima di scrivere i suoi soliti sproloqui, pare abbia convocato mezza Campania: segreteria politica regionale, avvocati, ingegneri, architetti, tributaristi… insomma, chi più ne ha più ne metta. Tutti consultati per produrre un comunicato che, alla fine, si è rivelato un concentrato di banalità.
Il “galoppino” si atteggia a grande politologo e fine amministratore. Chi non lo conosce potrebbe addirittura pensare che sia nato prima del Manuale Cencelli.
Ma andiamo con ordine: ogni volta che apre bocca su PUC, Acquedotti Scpa o personale comunale, non si capisce se ridere o piangere. Riesce sempre a darsi la zappa sui piedi da solo.
Non vogliamo ripeterci, sarebbe monotono, ma chi lo conosce sa già tutto.
Gli addetti ai lavori ricordano bene la sua storia politica: la prima candidatura con Di Santo, la nomina ad assessore alle politiche sociali… e poi le dimissioni a tre mesi dalle elezioni comunali. Tutti sanno il perché.
Meglio non scendere oltre: il livello politico si abbasserebbe troppo.
Ma sia chiaro: se continuerà a gettare fango, noi continueremo a rispondere con la verità — carte alla mano.
Intanto farebbe bene, visto il suo ruolo politico e persino quello amministrativo (impiegatizio) a preoccuparsi della “mala sanità campana”.
Ci troviamo infatti una regione dove la sanità è al collasso con liste d’attesa infinite, reparti al limite, cittadini costretti a peregrinare per una visita o un ricovero, e in questo contesto talvolta si può inserire qualche sciacallo che, speculando sulle disgrazie altrui, si propone da intermediario di turno. Muove qualche filo e al momento debito (in vista delle elezioni) si presenta per riscuotere il tornaconto politico.
Ecco, ci saremmo aspettati e tuttora ci aspettiamo dal "nostro Cencelli" una forte presa di posizione su temi sociali delicati come quello appena descritto (precisando subito che ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti/accaduti è puramente casuale).
Quanto ai concorsi dell’ASL, non servono interpretazioni: il riferimento è proprio al “galoppino di turno”.
Basta ricordare il dibattito del 5 giugno 2022 tra il “politologo” Salvatore Lettera e il consigliere Marcello De Rosa.
All’epoca, De Rosa rispose con un comunicato esemplare, che iniziava così:
“Esiste l’etica politica e l’informazione, poi esiste lo sciacallaggio politico e la disinformazione.”
Parole che restano attualissime.
Allora come oggi, il “lupo perde il pelo ma non il vizio”.
Oggi Lettera non è più consigliere provinciale — per la serenità di molti politici seri di questa terra — ma consigliere comunale a Sant’Arpino.
Continua, però, a sentirsi paladino della legalità e della trasparenza, puntando il dito contro chiunque, insinuando dubbi, seminando sospetti e polemiche, sempre con la denuncia in tasca.
Ma la verità è che il male che vede ovunque, forse, alberga solo dentro la sua mente.
Noi, al contrario, viviamo la politica con rispetto per la comunità e per gli avversari.
Siamo leali, collaborativi, propositivi.
Cerchiamo solo l’interesse collettivo.
A lui lasciamo volentieri il ruolo di “distruttore seriale”.
E se proprio vuole dimostrare la sua genialità, possiamo anche organizzare una diretta Facebook: gli diamo un tema “a sorpresa” e vediamo cosa riesce a scrivere senza il suggeritore di turno. Chissà, magari ci sorprenderà con la sua “penna brillante”, la stessa che gli ha portato fortuna nel concorso pubblico grazie al quale ha ottenuto il posto fisso.
E su questo punto, concordiamo con Marcello De Rosa:
“Siamo certi che Salvatore Lettera sia stato solo più bravo e più fortunato di chi non ce l’ha fatta.”
Tutto qui. È una semplice questione di etica.
E noi, a differenza sua, siamo orgogliosamente benpensanti.Infine, un chiarimento sulle dimissioni del nostro presidente dal ruolo di consigliere comunale*, oggetto di recenti attacchi personali del tutto fuori luogo.

Pur potendo legittimamente astenersi dal commentare, trattandosi di vicende private — o persino adire le vie legali — ha scelto di chiarire pubblicamente, per rispetto verso la comunità.

È fondamentale distinguere tra la sua scelta personale di dimettersi e le strumentalizzazioni che qualcuno tenta di collegare alla questione tributi. Le sue dimissioni, infatti, nascono dalla volontà di lasciare spazio a nuove energie, dopo oltre 15 anni di servizio istituzionale (dal 1998 al 2015).

Il vero rammarico? Aver lasciato il posto a un consigliere politicamente irriconoscente. Ma non ci soffermiamo oltre su chi ha cambiato più volte casacca, seguendo solo la convenienza del momento.Quanto alla questione tributi, è tutto documentato: già in campagna elettorale, con nota protocollata il 22/09/2021, il presidente comunicò agli uffici competenti che la maggior parte dei suoi immobili era stata alienata negli anni precedenti, e che l’unico immobile di sua proprietà era l’abitazione principale. Secondo il parere del suo commercialista, l’importo richiesto era errato per oltre l’80%, perché comprendeva anche beni dismessi da più di 10 anni.

A chi tenta di strumentalizzare vicende personali, diciamo chiaramente: la prossima volta si procederà per vie legali. Per ora, si sceglie di ignorare. Ma non sarà sempre così".

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