Sant’Arpino. L’IC “Rocco-Cinquegrana” dedica il Carnevale 2024 a Elpidio D’Antonio. Preside:”Lo dedichiamo a lui che tanto si è speso per tramandare l’amore per le tradizioni”

(di Idio Urciuoli)

SANT’ARPINO. Sarà una manifestazione particolarmente ricca quella organizzata dall l’istituto comprensivo “Rocco-Cinquegrana” per il periodo di Carnevale in onore di Elpidio D’Antonio, patrocinata dal Comune di Sant'Arpino e realizzata con la collaborazione dell'associazione "Generazioni Atellane".

Abbiamo pensato di dedicare a lui le manifestazioni perché tanto si è speso, nel corso della sua vita, - ha fatto sapere la dirigente scolastica Debora Belardo - per tramandare l'amore per le tradizioni popolari atellane, carnevalesche e non, alle giovani generazioni”.

Giovedì 8 e venerdì 9 febbraio si terrà la festa di carnevale per tutte le sezioni dell’infanzia mentre gli alunni della primaria prenderanno parte ad un corteo che includerà la banda musicale, gli alunni, gli sbandieratori e le majorettes, i ragazzi della scuola media che reciteranno, i carretti con la rappresentazione della morte e trionfo di carnevale. Il giovedì parteciperanno gli alunni del plesso “Cinquegrana” che dalla scuola di via don Mazzolari arriveranno in piazza Macrì, mentre venerdì toccherà ai ragazzi del plesso “De Amicis” che giungeranno sempre nella piazza principale attraversando, però, via Rodari, via Di Vittorio e via De Gasperi. All’arrivo in piazza è in programma la performance degli sbandieratori e delle majorettes, il “pazziariello” con il gruppo dei ragazzi della scuola media, la morte e il trionfo di carnevale con il “Rosario dei femminielli”, la tarantella, le filastrocche e i balli. Pur senza il coinvolgimento del comitato permanente che si è occupato di organizzare il Carnevale Atellano negli ultimi anni il programma risulta essere particolarmente ricco e, soprattutto, farà vivere agli studenti lo spirito di una festa particolarmente sentita nell’area. “È nostra consuetudine organizzare attività legate al carnevale - ha fatto sapere la dirigente scolastica - soprattutto per gli aspetti socio-culturali e storici legati ad una festività che affonda le radici nella storia del nostro territorio e contestualmente rappresenta in modo deciso un momento di rinnovamento delle nostre tradizioni”.

(fonte foto: FACEBOOK, Rosalia Oliva)

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