Sant’Arpino. Mancato sostegno regionale alle piccole imprese formalmente aperte. L’appello del sindaco Dell’Aversana a Gennaro Oliviero

Sant'Arpino          Il sindaco, Giuseppe Dell’Aversana, lancia un grido di allarme, invocando sostegno concreto per le piccole imprese campane in grande sofferenza a causa della crisi innescatasi con le chiusura a seguito del diffondersi della pandemia da coronavirus. Nello specifico il primo cittadino ha inviato un accorato appello alla Regione Campania poiché, su segnalazione di alcuni concittadini, ha potuto approfondire il bando regionale di sostegno alle imprese campane, che prevede un contributo unatantum di 2000 Euro, constatando con stupore, esaminando l'allegato 1, ove sono indicati i codici ATECO, che tra le imprese beneficiarie di questo contributo, sono escluse tutte quelle imprese che non sono state sottoposte a chiusura obbligatoria dai vari DPCM del mese di marzo 2020.

Tale misura- specifica Dell’Aversana- crea disparità di trattamento fra piccole aziende che vivono tutte alla stessa maniera la profonda crisi economica di questo momento. In altre parole è accaduto che l’ estensore della misura di sostegno regionale non ha tenuto nella dovuta considerazione che attività le quali potevano anche regolarmente esercitare, come ad esempio officine di riparazione auto, o laboratori odontotecnici, pur restando operativi solo in teoria, in realtà non hanno affatto lavorato per interruzione della relativa filiera produttiva. Insomma una beffa doppia. Aziende aperte senza entrate e senza aiuto “ una tantum “ regionale. Tali realtà, di solito micro, hanno subito un grave nocumento per le loro attività. Pur restando aperte non hanno lavorato oppure hanno lavorato pochissimo tanto da non recuperare nemmeno le spese vive. È del tutto evidente che anche a loro spetti un aiuto regionale . Se non circolano auto per disposizione governativa le officine non lavorano, se gli studi odontoiatrici possono solo fare interventi di urgenza i laboratori odontotecnici non producono protesi. Insomma anche le aziende aperte hanno in realtà sofferto la crisi economica ed anche a loro la regione Campania deve dedicare cura e sostegno economico. Occorre dare un aiuto concreto anche a chi sulla carta è restato aperto ma di fatto non ha incassato e non ha lavorato per il blocco della filiera produttiva”. Nel suo accorato appello Dell’Aversana in particolare si è rivolto all’onorevole Gennaro Oliviero definito “deputato regionale vicino al territorio, e sensibile a tali tematiche per la sua conosciuta e storica attenzione alla piccola impresa”, perché “si faccia portatore presso il governo regionale del grido di aiuto del tessuto della microimpresa locale che rappresenta la spina dorsale della nostra economia. Una comunità degna di tale definizione riconosce anche alle imprese un sacrosanto diritto di cittadinanza, ed in una comunità degna di questo nome nessuno deve essere lasciato indietro. La Regione ha fatto tantissimo ma mi domando e ti domando - chiede il sindaco- se hai notizie su eventuali azioni che sta mettendo in campo la CCIAA di Caserta un ente fondamentale per la ripresa economica di un territorio. Certo di un tuo solerte interessamento ti ringrazio personalmente ed a nome degli imprenditori della zona atellana aspetto un segnale dalla Regione o dalla Camera di Commercio che dia un concreto aiuto ad aziende spesso a conduzione familiare che vivono di onesto lavoro e pur restando aperte non hanno affatto lavorato”.

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