Sant’Arpino, prestigioso riconoscimento per il Ristorart di Pio Del Prete che entra nella guida Slow Food “Alleanza dei cuochi 2022-2023”

SANT'ARPINO. Ottenuta, dal ristorante di via Martiri Atellani "Ristorart", l'iscrizione nella prestigiosa guida slow food "Alleanza dei Cuochi 2022-2023". Si tratta del secondo riconoscimento Slow Food che l'osteria guidata dallo chef Pio Del Prete ottiene negli ultimi dodici mesi: alla fine del 2022, infatti, l'associazione del "buono, giusto e pulito" comunicò l'inserimento del ristorante nella guida "Osterie d'Italia 2023".

In Campania in totale sono solo 10 le osterie inserite nella guida dell'alleanza: l'iscrizione, infatti, non è volontaria (e non si compra!) e i parametri di valutazione dell'associazione gastronomica risultano essere particolarmente rigidi. Nello specifico l'alleanza Slow Food è un patto fra cuochi e piccoli produttori per promuovere i cibi buoni, giusti e puliti del territorio e per salvare la biodiversità. I cuochi dell’Alleanza devono impiegare ogni giorno nelle loro cucine i prodotti di contadini, allevatori, casari, pescatori, viticoltori, artigiani che producono con passione e rispetto per la terra e per i loro animali. Nei loro menù si devono poter trovare prodotti local, presìdi Slow Food, prodotti dell'Arca del Gusto, dei Mercati della Terra e delle comunità di Slow Food. I cuochi si impegnano a segnalare i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro.

In un mare di locali che propongono grandi abbuffate a prezzi irrisori senza badare alla qualità del cibo quella del Ristorart è una storia che va in controtendenza perché mantiene saldi i valori culturali e gastronomici di un territorio, quello atellano, che ha secoli di storia da raccontare e un numero indefinito di piatti e prodotti da proporre.

Al Ristorart non c'è il menu. Pio va a fare la spesa e in base a quello che trova al mercato propone tavolo per tavolo i piatti che può realizzare. Tutti buonissimi ma da provare assolutamente sono la frittura di alici, sempre incredibilmente freschissime, qualsiasi cosa esca dalla cucina con il baccalà, la zuppa di cozze e la parmigiana di melanzane. Sovente si possono trovare pane, pizze e dolci fatti nel forno del locale ma il piatto più importante del ristorante di via Martiri Atellani rimane la "sincerità gastronomica". Questo perché la differenza sostanziale tra Pio e gli altri chef è semplice: la stragrande maggioranza dei cuochi cucina per il successo e per i soldi, Pio cucina perché gli piace cucinare. Perché quando passa a tavola e i clienti lo riempiono di complimenti dopo aver spazzolato i piatti sorride soddisfatto come le nonne, di domenica, dopo che figli e nipoti hanno ripulito la tavola. Perché mette amore in quello che fa, chiudendo in ogni piatto delle emozioni che, oltre a stimolare il palato, permettono ai commensali di fare viaggi nei ricordi di un tempo caratterizzato da profumi e sapori che lui, quotidianamente, recupera in modo magistrale.

LOCALIZZAZIONE "RISTORART DA PIO"


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