Sant’Arpino, “Question time” grande esercizio di democrazia ma si deve lavorare per aumentare la partecipazione popolare

SANT’ARPINO. Ha rappresentato un importante esercizio di democrazia il “Question Time” che si è tenuto giovedì sera nel cortile di Palazzo Ducale.

A partire dalle 20 il sindaco Ernesto Di Mattia insieme a diversi amministratori e al professore Giuseppe Limone, garante del programma del gruppo di maggioranza “Risorgimento Atellano”, hanno risposto alle domande libere dei cittadini sull’attività amministrativa e sui problemi che interessano la comunità locale. C’è da sottolineare, però, che è stata praticamente nulla la partecipazione popolare: a fare domande sono stati i rappresentanti delle associazioni locali, qualche giornalista e il dirigente scolastico dell’unico istituto comprensivo presente sul territorio comunale. Con tutta probabilità il forfait dei cittadini è da ricondurre al modus operandi dei gruppi politici che si sono succeduti alla guida del Municipio di piazza Macrì nell’ultimo decennio, mai particolarmente avvezzi al contatto diretto con la popolazione. Una tendenza che, però, l’attuale gruppo di governo vuole invertire grazie anche alla volontà dell’intera amministrazione e, in particolar modo del sindaco Di Mattia che, come sottolineato giovedì sera, sta operando per riportare i cittadini al centro dell’attività amministrativa.

Quest’iniziativa, che è la prima di una serie di iniziative strutturali in cui si stabilizza e si rende permanente il rapporto con i cittadini - ha dichiarato Limone durante la serata - vuole avere due scopi: il primo è aprire un discorso sull’intero territorio atellano, che io chiamerei "comunità atellana”, comprendente i Comuni di Sant’Arpino, Succivo, Orta di Atella e Frattaminore. Il secondo è quello di rendere concreta l’attività di un’amministrazione perché parlare in generale usando termini dotti delle cose, senza entrare nelle piccole questioni, non giova. I termini astratti non servono, la cultura o è concreta o non è. Altrimenti è “verniciatura di salotto”, “verniciatura di forme di potere”, “verniciatura di forme di politica” che sono semplicemente forme pubblicitarie. Noi vogliamo i cittadini partecipi”.

C'è da evidenziare che all'inizio dell'incontro c'è stata un'accesa discussione tra il presidente della sezione atellana Archeoclub Antonio Tanzillo e il capogruppo di maggioranza Ernesto Di Serio sulla situazione della struttura dell'ex municipio di Atella di Napoli, conclusasi con l'allontanamento volontario di Tanzillo dalla corte di Palazzo Ducale.

Idio Urciuoli

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