Sant’Arpino. Ritrovati presunti beni archeologici in Via Pappus

Sant'Arpino     Si sono fermati, alla fine della settimana scorsa, i lavori di sistemazione della linea elettrica in via Pappus a causa del ritrovamento di un presunto bene archeologico. Mentre lavoravano, gli operai dell’Enel hanno trovato, a poche decine di centimetri dalla superficie, delle mura tufacee che potrebbero appartenere a resti di civili abitazioni dell’antica città di Atella, considerando anche la vicinanza della zona all’area del parco archeologico e con il "Castellone", un rudere in "opus reticolatum" situato su via Martiri Atellani di cui non si conosce l’originaria destinazione: potrebbe essere parte di un edificio termale oppure parte di una torre difensiva di epoca medioevale.

Da Palazzo Ducale, per ora, rimangono cauti, in virtù del fatto che dovrà essere la Soprintendenza dei beni archeologici per le provincia di Caserta e Benevento a stabilire se si tratta di reperti storici o di altro. Stando a quanto affermato da qualche anziano residente della zona, potrebbe anche trattarsi delle mura tufacee di una grossa conduttura idrica che passa proprio sotto quella zona per confluire poi nella vasca ubicata a poche decine di metri dalla strada che collega via Rotondella con via Virgilio. “Suggestiva è l’ipotesi di un ritrovamento di questo genere in questa zona - hanno fatto sapere alcuni residenti dell’area “Castellone” - considerando anche la vicinanza con l’area del parco archeologico, ormai depredata e del tutto abbandonata. In molti qui credono che in questa zona ci sia, sottoterra, un anfiteatro, soprattutto in considerazione del fatto che l’antica Atella era, in pratica, la “Las Vegas” dei romani. Qui venivano a divertirsi e tra i divertimenti vari, più o meno mondani, non poteva non esserci il teatro in questa che è, tutt’oggi, la terra delle maschere”. L’area atellana divenne famosa nel mondo per le “Fabulae Atellane”, antiche farse popolari in lingua osca arrivate fino ai giorni nostri che hanno, come protagonisti, le quattro diverse maschere atellane: Maccus, Bucco, Pappus e Dossenus.

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