Succivo. Domani l’inaugurazione della sede dell’Associazione ConTesti Differenti

Succivo      Sarà inaugurata domani pomeriggio inaugurazione la sede dell’Associazione Contesti Differenti sita in Via Torino. "Un' inaugurazione- afferma la Presidente Elena Compagnone- che avevamo pensato per il 2 aprile, giornata della consapevolezza sull’Autismo, ma che causa pioggia siamo stati costretti a rimandare a domani 9 aprile. Una giornata piena che abbiamo costruito con l’amministrazione comunale e la collaborazione di tante attività commerciali e associazioni”. La struttura data all’associazione in comodato d’uso gratuito dal Comune di Succivo, chiarisce Antonella Belardo tesoriere dell’associazione: “è stata scelta perché è al centro del Paese. E nei nostri desideri deve servire come simbolo per mettere “al centro” la tematica dell’autismo nella nostra comunità.” Le caratteristiche dell’associazione, chiarisce l’avv. Nunzia Perrotta: “sono la specificità, perché l’autismo merita risposte adeguate e specifiche; e la territorialità, perché risposte concrete necessitano di un rapporto contiuo con le amministrazioni del nostro territorio”. “La nostra è una associazione di famiglie con figli o parenti autistici, non è una associazione di bambini autistici”, chiarisce la dott.ssa Filomena D’Ambrosio la responsabile scientifica dell’associazione, “l’obiettivo è creare coesione tra le famiglie che dovranno affrontare insieme un percorso di vita e di costruzione di opportunità. Solo facendo massa critica e acquistando “peso” e visibilità sarà possibile incidere nei processi decisionali del nostro territorio”. “Un'associazione nata per non sentirsi soli” aggiunge Rossella Marsilio “per tutte quelle famiglie che sconfortate da una diagnosi, ancora troppo da scoprire, possano trovare la forza, il conforto e la determinazione nell'affrontare la realtà”. Il lavoro che ci aspetta come associazione afferma Raffaele Auletta, “è quello di educare la nostra comunità al tema autismo, stimolando interesse, curiosità ma soprattutto conoscenza. Con noi deve iniziare una rete di supporto per la comunità, di auto aiuto, di prossimità o come meglio volete immaginarla, capace di accudire in modo protetto la crescita dei nostri cari che hanno bisogno di opportunità in “contesti differenti” da quelli a cui siamo abituati, purtroppo poco inclusivi, per mirare ad un percorso di dignità volto all’acquisizione di un “ruolo” per ogni uno di loro nella nostra comunità.”

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