Succivo. Post inopportuno della Pro Loco sulla “famiglia tradizionale”, è bufera sull’associazione culturale succivese

(di Idio Urciuoli)

SUCCIVO. Ha suscitato scalpore in gran parte della popolazione locale un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione culturale succivese "Pro Loco".

"Celebra l'orgoglio eterosessuale - La famiglia nel suo disegno originario così come Dio la creò" riporta il post ripubblicato dal profilo dell'associazione succivese che richiama, al termine, alcuni versetti della Bibbia, "Genesi 1:27". Versi della Bibbia che, tra le altre cose, non sono riportati in modo corretto. Genesi 1,27 "Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò".

Volevamo ricordare che sempre la Bibbia, nel Deuteronomio, impone allo stupratore di sposare la donna stuprata.

Deutoronomio 22:28-29 Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l'afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, 29 l'uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l'ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.

Sempre la Bibbia, Levitico 11, 7-8, considera il maiale come essere impuro.

Levitico 11, 7-9 il porco, perché ha l'unghia spartita e il piede forcuto, ma non rumina; lo considererete come impuro. 8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro corpi morti; li considererete come impuri.

È un testo da aggiornare, la Bibbia. Da "attualizzare", così come dovrebbe attualizzare il suo pensiero chi rappresenta la Pro Loco di Succivo che può (deve) avere un'opinione propria ma mai deve discriminare.

Tralasciando per un attimo il valore religioso che, poi, lascia il tempo che trova (perché occorrerebbe fare un'analisi sui nuclei familiari eterosessuali, sulla loro durata, sui divorzi, sui tradimenti e sulle ripercussioni che questi fatti hanno sui minori), e tenendo sempre presente il contesto democratico in cui viviamo dove ognuno, singolarmente, è libero di pensare e di fare quello che vuole nel rispetto degli altri, è improponibile che un'associazione culturale come la Pro Loco faccia uscite del genere. Ed è ancora più improponibile farlo all'interno della comunità succivese, da anni in prima linea per l'inclusione del "diverso". A Succivo si fa scuola all'intera provincia per l'integrazione degli immigrati, dei diversamente abili e quasi non sembrerebbe esserci bisogno di attività di contrasto all'omofobia e alla transfobia e quest'uscita è in netto contrasto con la serenità che da sempre caratterizza la convivenza pacifica della popolazione atellana. Chi fa cultura può avere idee diverse ma non può e non deve assolutamente promuovere odio e discriminazioni nei confronti del diverso.

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