Succivo, Vito Di Santillo racconta la sua collezione di cellulari che ripercorre vent’anni di evoluzione tecnologica

SUCCIVO. 500 pezzi raccolti in poco più di 4 metri quadri che ripercorrono 20 anni di evoluzione tecnologica di un oggetto, il telefono cellulare (oggi divenuto smartphone) che ha rivoluzionato radicalmente il nostro modo di comunicare dagli anni 90 ad oggi.

Una collezione incredibile quella di Vito Di Santillo, giovane succivese 36enne che è dipendente alla Leonardo ma che da diverso tempo coltiva la passione per i cellulari che raccoglie e aggiusta quotidianamente. C'è di tutto. Visitando la collezione sembra di essere in un museo di oggetti storici eppure sono trascorsi meno di vent'anni da quando il Nokia 3310, in commercio dal 2000 al 2005, era di uso comune tra i giovani e i meno giovani: il dispositivo ha venduto 126 milioni di esemplari nel mondo. Oggi sarebbe impensabile utilizzare uno schermo monocromatico ed un dispositivo senza applicazioni. Tra le mensole di Vito c'è anche il Motorola 8700, dispositivo in commercio nella seconda metà degli anni 90, spesso ben 2 cm era grande più del doppio di un moderno e sottile smartphone con cui non vengono mandati quasi mai sms e non vengono fatti più gli "squilli".

"Da diversi anni raccolgo telefoni e li aggiusto per passione ma da due anni ho iniziato ad interfacciarmi con altri collezionisti - ha dichiarato Vito - Io non la considero comunque una collezione. Porto avanti questa passione sia acquistando i telefoni e i pezzi che mi servono per aggiustarli sia con il grande aiuto di amici e parenti che hanno in disuso questi apparecchi che io poi rigenero. Ognuno dei telefoni che ho rievoca in me un momento della mia gioventù, a voi non farebbe lo stesso effetto?".

 
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