Orta, Elezioni. La coalizione a sostegno di Arena presenta il programma. “Il nostro scopo è quello di consegnare ai nostri figli un paese che può ancora diventare un punto di riferimento per l’intera area atellana”

ORTA DI ATELLA. La coalizione guidata dall’Avv. Arena Gianfranco, composta dalle quattro liste “Moderati per Orta”, “Alternativa per Orta” ed “Agire per il bene comune”, “Noi Orta Viva” presenta il programma amministrativo per il Comune di Orta di Atella (CE), ispirato a 5 valori-cardine sui quali si vuole costruire una gestione della res publica a misura di Cittadino e per il Cittadino: COMUNITÀ, ONESTÀ, SOSTENIBILITÀ, PARTECIPAZIONE, SOLIDARIETÀ.

"Prima di ogni proposta è necessario offrire uno spunto di riflessione sulle condizioni in cui versano le casse del Comune di Orta di Atella.

Il Comune di Orta di Atella viene da un dissesto finanziario particolarmente preoccupante.

La situazione nazionale, le nuove riforme e anni di gestione discutibile della Città, la crisi economica dovuta all’emergenza epidemiologica generata dal Covid-19, hanno portato Orta di Atella ad avere una condizione ove spesso le spese correnti sono state costantemente maggiori dei ricavi.

Mai come in questo periodo chi amministra la città dovrà farlo con i cittadini e non solo per i cittadini, avendo ben chiaro che il primo obiettivo dovrà essere quello di risollevare le casse della nostra Città per il miglioramento della qualità della vita dell’intera comunità attraverso l’eliminazione delle ingiustizie sociali, l’offerta di servizi efficienti, il rilancio dell’economia locale e la creazione di opportunità lavorative.

La razionalizzazione dei costi non dovrà però essere sinonimo di tagli ai servizi ma di ottimizzazione dei processi e di sostegno di strategie a basso impatto economico che portino benefici alla Cittadinanza e siano sostenibili nel tempo.

La concreta realizzazione di tutte le nostre proposte non può prescindere, dunque, dalla consapevolezza che, in un periodo oggettivamente difficile, sia doveroso e necessario ripartire dal recupero di risorse anche attraverso la gestione virtuosa delle risorse pubbliche ed una incisiva lotta agli sprechi e all’evasione.

DICHIARAZIONI DI INTENTI

La coalizione è composta da persone che intendono la politica come servizio, vogliono promuovere azioni di impegno per i diritti civili, sociali ed ambientali, sensibilizzando la Cittadinanza alla partecipazione diretta e alla presa di coscienza anche dei propri doveri, per un Paese sempre più vivibile e felice. Le candidature sono “a tempo determinato”. Nessuno è politico di professione ma svolgerà il suo compito con il massimo della professionalità. Sarà proposto un confronto continuo con la cittadinanza in piena autonomia, lontano dalle logiche di partito e libero da ogni condizionamento.

Si è al servizio: non si chiede una “carica”, ma un “incarico”. Ogni candidato è trasparente, cittadino incensurato. Si è parte di una Comunità più grande: la coalizione creatasi è in sinergia con tantissime altre liste presenti sul territorio italiano, per condividere i temi della giustizia, legalità, trasparenza. Il gruppo dei cittadini candidati che hanno lavorato a questo programma hanno interagito con le persone e le realtà presenti nel Comune ed hanno e continuano a collaborare con i gruppi dei cittadini dei comuni vicini poiché molti dei temi che riguardano Orta Di Atella hanno un impatto che va oltre i confini del Comune e che, talvolta, trovano ispirazione in decisioni prese a livello sovracomunale. L’idea di politica che si vuole portare avanti è basata sul confronto, sulla partecipazione, sull’apertura a contributi che provengano dalle realtà territoriali in cui viviamo ed insieme alle quali si vogliono cercare le soluzioni più appropriate. Obiettivo primario della coalizione è il cambiamento del concetto attuale della politica, da attività delegata nell’istante stesso del voto, ad azione partecipata per il bene comune e con il contributo di tutti, in un contesto di sviluppo sostenibile, attento alle esigenze attuali e delle generazioni future. Il nostro programma elettorale si articola in 15 punti:
  1. TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA
  2. GESTIONE VIRTUOSA DELLE RISORSE PUBBLICHE E LOTTA AGLI SPRECHI
  3. DEMOCRAZIA DIRETTA E TRASPARENZA
  4. AMMINISTRAZIONE
  5. URBANISTICA
  6. AMBIENTE
  7. ENERGIA
  8. SERVIZI ED INFRASTRUTTURE
  9. COMMERCIO
  10. SCUOLA
  11. MOBILITA’
  12. POLITICHE SOCIALI
  13. COMUNICAZIONE E CONNETTIVITA’
  14. ARTE
  15. CULTURA
1) TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA
  1. Valorizzare i funzionari ed i dirigenti comunali seguendo la logica del merito, della produttività e dell’efficienza.
  2. Accorpamento e rimodulazione dei settori amministrativi seguendo il principio dell’armonizzazione, ridefinizione dei ruoli dirigenziali sulla base dell’economicità e della produttività nella gestione della spesa pubblica.
  3. Riduzione del numero delle commissioni consiliari.
  4. Eliminazione dei premi variabili di raggiungimenti obiettivi per dirigenti comunali
  5. Integrazione degli LSU per sopperire alla mancanza di personale dipendente previa adeguata formazione del personale.
  6. Valorizzazione e professionalizzazione della figura degli LSU. Regolarizzazione degli LSU, utilizzando i fondi messi a disposizione da governo e regione a tale scopo.
2) GESTIONE VIRTUOSA DELLE RISORSE PUBBLICHE E LOTTA AGLI SPRECHI
  1. Le assegnazioni dirette di lavori pubblici di piccola entità dovranno avvenire in completa trasparenza e il Comune si impegna a darne pubblicità con tutti i mezzi a disposizione (pubblicazione online, comunicazione a mezzo stampa). Tali assegnazioni dovranno vedere coinvolte, a rotazione, tutte le imprese presenti sul territorio, tenendo sempre saldi criteri di valutazione del merito e della qualità delle opere eseguite.
  2. Non potranno essere assegnati lavori con la modalità dell’affidamento diretto a persone in vincolo di parentela fino al terzo grado ad assessori, a membri della giunta e del consiglio comunale.
  3. Massima trasparenza su: bilancio comunale e spese dell’amministrazione, assegnazioni dirette per bandi pubblici sopra e sotto soglia comunitaria.
  4. Massima attenzione al reperimento di fondi attraverso la partecipazione a bandi regionali, nazionali, europei e finanziamenti pubblici.
  5. Istituzione di uno sportello comunale interamente dedicato all’intercettazione di bandi nazionali e comunitari e all’assistenza per la scrittura di progetti per il recupero dei fondi da destinare alle esigenze locali. Questo ufficio sarà interlocutore delle associazioni, dei gruppi organizzati, dei cittadini, oltre che dell’amministrazione, col fine di aiutare queste realtà a promuovere e realizzare progetti di utilità comunale. (Utilizzo di personale interno appositamente formato).
  6. Consulenze: riduzione delle spese correnti per consulenze esterne tramite un migliore impiego delle risorse umane interne, ivi comprese gli LSU, con ricorso ad esterni solo in caso di effettiva incapacità di adempiere all’incarico e investimenti nella formazione del personale affinché acquisiscano le competenze tecniche necessarie per svolgere le attività internamente.
  7. Oltre al costo dell’opera, dovranno essere considerati i costi di fruizione per i cittadini, nonché i costi di manutenzione e di gestione (con particolare riguardo al risparmio energetico), di risorse umane e materiali.
  8. Il Project financing, dovrà essere tale: opere pubbliche realizzate da privati con fondi propri in cambio dell’affidamento della gestione pluriennale (remunerazione del capitale investito tramite gli utili prodotti dalla gestione fino a scadenza del contratto) e dovrà essere subordinato all’accettazione di
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criteri di gestione non speculativi e al relativo controllo da parte dell’Amministrazione Comunale. La reciproca convenienza tra privato e cittadinanza dovrà essere quantificata e resa pubblica. Tali progetti dovranno essere discussi in Consigli Comunali Aperti con diritto di parola a cittadini, comitati, associazioni.
  1. Riduzione dei costi utilizzando software Open Source (linux) e voce con sistemi Voip (tipo Skype) in tutti gli uffici del Comune.
  2. Riduzione degli sprechi energetici: mediante comportamenti virtuosi da adottarsi all’interno degli uffici pubblici (spegnimento luci in assenza di personale, sostituzione delle lampadine con quelle a basso consumo energetico, spegnimento dello stand-by delle apparecchiature elettroniche al termine del loro utilizzo, regolazione corretta della temperatura all’interno degli ambienti sia per il riscaldamento (20°) che per il raffrescamento (26°)
  3. Realizzazione di una maggiore giustizia fiscale, praticando una equa distribuzione del carico impositivo per famiglia, e facilitazioni attraverso la riattivazione dell’ufficio tributi, e l’istituzione di uno sportello a disposizione delle famiglie per la consulenza fiscale, la tutela del contribuente e realizzazioni di piani di rientro concordati, dei debiti vs l’ente.
3) DEMOCRAZIA DIRETTA E TRASPARENZA Alla base del nostro progetto politico vi è il cittadino con le sue istanze e problematiche. Affinché una amministrazione possa e sappia rispondere alle reali esigenze della comunità che è chiamata a rappresentare e gestire è necessario che possa e sappia ascoltare. Da questi presupposti prende forma la DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. Con il termine “democrazia partecipativa”, si intende un processo democratico che vede coinvolti tutti i cittadini nell’amministrazione della “casa Comune” attraverso incontri e dibattiti. Presupposto della democrazia partecipativa è il concetto di COLLABORAZIONE tra amministratori e amministrati, tra tutte le categorie sociali, senza antagonismi e prevaricazioni, per la gestione del potere, dando ai cittadini, la possibilità di verificare in ogni momento se l’azione amministrativa è realmente finalizzata alla realizzazione del bene di tutti i cittadini (o della maggioranza di essi). La democrazia partecipativa si realizza partendo “dal basso”, facendo partecipare il cittadino alla vita politica, alle scelte dell’amministrazione. I mezzi con i quali il cittadino viene chiamato a collaborare sono le Consulte delle associazioni, i Referendum popolari consultivi, i Questionari e qualunque altro strumento in grado di mettere in relazione il cittadino con l’amministrazione. Obiettivo finale di tale attività è la redazione di un bilancio “partecipativo”. Le fasi del bilancio partecipativo sono:
  1. informazione alla cittadinanza: incontri con le associazioni del territorio, punti informativi nei principali luoghi di aggregazione, distribuzione di materiale informativo presso sportelli comunali, scuole e in occasioni pubbliche, pagina web dedicata sul sito del Comune;
  2. confronto tra i cittadini e decisione sulle priorità di investimento: l’ascolto della cittadinanza avviene attraverso la raccolta delle proposte o dei bisogni, con modalità diversificate (assemblee propositive, questionari, discussioni sul sito web, altro);
▪ verifica tecnica: il vaglio delle proposte avverrà attraverso tavoli di attuabilità con esponenti della cittadinanza e componenti degli uffici comunali interessati; 1. voto diretto dei cittadini sulle singole proposte: quelle che ottengono maggiore consenso verranno deliberate e inserite nel bilancio. Lo scopo è una approvazione condivisa di un documento contabile politicamente importante per la comunità. A conclusione del percorso del bilancio partecipativo l’Amministrazione comunale si impegna a realizzare gli interventi votati per i quali si è preventivamente verificata la fattibilità 4) AMMINISTRAZIONE La Pubblica Amministrazione trova la sua massima realizzazione nell’espletamento del servizio al Cittadino. Tale mission può essere attuata solo con una P.A. amica e trasparente in tutti i suoi atti, con servizi efficienti ed un corretto utilizzo sia delle concessioni per lo smaltimento dei rifiuti che per la riscossione dei tributi. I cardini su cui deve poggiare le sue basi sono: – trasparenza – accessibilità – coinvolgimento. La concretizzazione di questi tre elementi si ha con l’attuazione dei seguenti punti:
  1. – Revisione dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio Comunale;
  2. – Sito internet del Comune rispondente alla legislazione vigente;
  3. – Istituzione di una piattaforma online di partecipazione per i cittadini per proposte, modifiche e/o integrazioni di atti amministrativi;
  4. – Pubblicazione online di tutti gli Atti Comunali;
  5. – Consigli Comunali indetti in giorni e orari fruibili dal maggior numero possibile di cittadini;
  6. – Riprese in streaming dei Consigli Comunali, dei lavori di Giunta, delle Commissioni e delle riunioni dei Capigruppo Consiliari.
  7. Istituzione del difensore civico.
  8. Progetto “il Comune a casa”: tutte le certificazioni comunali potranno essere erogate da servizi informatici senza impegnare il cittadino in estenuanti code agli sportelli.
  9. Internalizzazione dei servizi comunali legati alla riscossione tributaria.
  10. Revisione di tutti i contratti e delle partecipazioni in consorzi idrici: l’acqua è un bene pubblico che non può e non deve essere soggetto a logiche di mercato.
  11. Revisione di tutti i contratti e delle partecipazioni in consorzi di smaltimento dei rifiuti. Una P.A. più efficiente con:
a) Revisione e rimodulazione della gestione del personale al fine di attuare un corretto rapporto tra l’organico standard previsto per i comuni e le presenze effettive, tenendo conto anche del numero delle persone non direttamente dipendenti, ma con retribuzione integralmente a carico del Comune;
  1. b)  Riequilibrio interno nell’apparato del Comune, con una attenta analisi dei carichi di lavoro e successiva redistribuzione del personale al fine di non creare ritardi nell’attività amministrativa in nessun settore;
  2. c)  Erogazione di compensi per lavoro straordinario soltanto nei casi di prestazioni incomprimibili e indifferibili, mai a pioggia;
  3. d)  Attuare una formazione del personale sulle più importanti norme che regolano il rapporto cittadini/amministrazione. Ciò è fattibile utilizzando e sfruttando la formazione regionale quindi a costo zero.
  4. e)  Apertura dello “Sportello del Cittadino” con personale competente che consenta ai cittadini di conoscere meglio i meccanismi del Comune e la normativa vigente.
  5. f)  Predisporre delle verifiche di soddisfazione delle prestazioni erogate dai servizi pubblici. Tali verifiche possono essere realizzate con questionari da compilarsi a cura dei cittadini. I risultati saranno utilizzati per le riorganizzazioni e riallocazioni del personale dell’ente.
  6. g)  Istituzione di tavoli periodici con le forze dell’ordine al fine di monitorare un efficace contrasto alla criminalità organizzata che consenta all’Ente di programmare attività o promuovere progetti per un corretto controllo del territorio a supporto della sicurezza dei cittadini.
5) URBANISTICA Orta di Atella è stata interessata negli ultimi quindici anni da un vero e proprio saccheggio del territorio, con consumo di suolo, mancanza di pianificazione urbana, abusivismo edilizio ed illiceità immobiliari ed urbanistiche di ogni genere. Molti cittadini vivono ancora sotto la “spada di Damocle” di vedere la propria abitazione sequestrata, o peggio, abbattuta o acquisita al patrimonio immobiliare comunale. Una soluzione a tutte queste problematiche è di estrema urgenza. Una città ben governata, oltre a prevedere una giusta amministrazione del territorio, richiede altresì di potersi connettere in ogni momento con il mondo attraverso internet. Gli interventi urgenti sono:
  1. Stop alla cementificazione: totale arresto del consumo del territorio.
  2. Soluzione dei problemi legati all’abusivismo ed alle altre patologie giuridiche legate all’edilizia tramite l’instaurazione di tavoli di lavoro con organi sovracomunali.
  3. Riqualificazione del centro storico del paese con la possibilità di ammodernamento degli edifici esistenti con standard abitativi attuali, mantenendo la stessa cubatura e architettura esistente; gli oneri concessori dovuti all’ente comunale vengono commutati in lavori di adeguamento dei servizi esistenti nelle stesse zone, da essere realizzati antecedentemente ai lavori.
  4. Intervenire dove possibile con l’incremento delle opere di urbanizzazione quali parcheggi, strade, marciapiedi.
  5. Pavimentazione dei sentieri rurali agricoli anche al fine di consentire un agevole accesso dei mezzi dei Vigili del Fuoco per le eventuali emergenze.
  6. Internalizzazione della manutenzione ordinaria del manto stradale.
  7. Programmare regolari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del manto stradale cittadino facendo uso anche di strumenti che permettono la segnalazione diretta dei cittadini come l’applicazione “decoro urbano”.
  1. Aumentare le aree da destinare a verde pubblico prevedendo piani pluriennali per aumentare la superficie verde del comune, privilegiando le specie vegetali autoctone.
  2. Intraprendere programmi di valorizzazione e manutenzione del verde pubblico, anche mediante accordi di sponsorizzazione con soggetti privati;
  3. Applicazione, in edilizia (per quanto possibile anche per quella di pregio), di metodologie e tecnologie biocompatibili (bio-architettura e bio-materiali);
  4. Eco sostenibilità del trasporto pubblico e privato, mediante interventi strutturali ed organizzativo- gestionali;
  5. Individuare i processi finanziari più opportuni per favorire gli investimenti da parte di privati interessati alle potenzialità del territorio, al fine di dare una nuova anima economica alla città;
  6. Nuovo cimitero con servizi cimiteriali efficienti.
6) AMBIENTE Orta di Atella è pienamente investita dalle problematiche relative alla “Terra dei Fuochi” e dal degrado urbano legato alla cementificazione selvaggia verificatasi nell’ultimo ventennio. Compito della futura amministrazione sarà quello di assicurare ai propri cittadini un livello ottimale di salubrità e di gestione efficace delle criticità ambientali, nonché lo smaltimento adeguato dei rifiuti urbani. L’utilizzo responsabile dell’ambiente e la nostra riconciliazione con la Natura rappresentano il fulcro centrale attorno al quale ruoteranno le problematiche future nel rapporto tra paesaggio urbano e rurale. La mancanza di una pianificazione urbanistica corretta ha causato bassa qualità della vita, monofunzionalità delle periferie e non- luoghi cittadini di aggregazione. Vi è la necessità di porre rimedio al più presto. I punti da realizzare sono:
  1. Censimento e piano pubblico di contenimento e bonifica di tutte le discariche abusive e di amianto presenti sul territorio.
  2. Censimento di tutta l’area del territorio comunale destinata alla coltivazione e relativa analisi delle acque e dei terreni da parte di istituti specializzati indipendenti. Il Comune renderà pubblici tutti i dati acquisiti.
  3. Piano pubblico di contenimento e bonifica di tutte le aree considerate inquinate e pericolose per la salute pubblica.
  4. Istituzione di un registro pubblico comunale dei tumori.
  5. Promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione e conoscenza dei problemi generati dalla “Terra dei fuochi”.
  6. Promozione di iniziative di screening della popolazione.
  7. Avvio di attività di coordinamento con i comuni limitrofi e gli organi di polizia giudiziaria per il monitoraggio del territorio al fine di contrastare il fenomeno dei roghi e gli sversamenti abusivi.
  8. Monitoraggio costante dei livelli di inquinamento attraverso l’istituzione di centraline di rilevamento (aggiornate a cadenza annuale) degli agenti inquinanti dell’area e dell’inquinamento dei terreni e
delle acque, con particolare riguardo ai siti sensibili quali scuole, luoghi di socialità ed istituzionali con pubblicazione dei risultati sul sito del Comune.
  1. Promozione di ogni iniziativa volta alla ricollocazione degli elettrodotti in aree lontane da zone abitate.
  2. Adesione alla Strategia Rifiuti Zero. Non prevede discariche, inceneritori o altri impianti di smaltimento. Implica l’eliminazione completa del concetto di rifiuto, la sua stessa esistenza in un determinato territorio. Per ottenere questo obiettivo l’amministrazione comunale deve realizzare dieci punti programmatici. Ecco qui di seguito i 10 passi verso rifiuti Zero:
1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. 2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multimateriale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. 3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. 4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva. 5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. 6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. 7.tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. 8.recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua. 9.centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo. 10.azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2025 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
In Italia sono già 120 i comuni che hanno aderito a questo programma. Riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi urbane.
Realizzazione di una isola ecologica e promozione di iniziative che consentano ai cittadini virtuosi di risparmiare sulle tasse per il servizio di raccolta rifiuti (Carta Cittadino Modello). Realizzazione di un’isola ecologica agricola; Istituzione di orti urbani, isole di socialità e di riscoperta del contatto con la terra e le varietà agricole autoctone; Impianto di distributori di acqua pubblica refrigerata, naturale e frizzante; pubblicazione delle analisi delle acque ad uso umano su internet e nella bolletta a domicilio al fine di incentivare il consumo dell’acqua potabile dal rubinetto a discapito di quella in bottiglia, anche per ridurre l’utilizzo della plastica che grava sul ciclo dei rifiuti; Campagne di sensibilizzazione e informazione sugli sprechi di acqua. Completamento della rete di distribuzione del gas metano.
7) ENERGIA Nell’ambito delle politiche volte a favorire il risparmio energetico nelle attività produttive attraverso il sostegno e l’utilizzo di fonti di energia alternative si propone la realizzazione dei seguenti punti:
  1. Campagna di sensibilizzazione sulle tematiche del risparmio energetico
  2. riqualificazione energetica degli edifici pubblici e sostegno a quella degli edifici privati
  3. Apertura dello sportello “info-energia” per favorire la trasformazione dell’abitato in senso ecosostenibile e al servizio di cittadini, tecnici e imprese. Tale sportello sarà volto anche alla consulenza e al sostegno alla compilazione delle pratiche di riqualificazione energetica;
  4. Piano Energetico comunale: necessità di dotare l’Amministrazione Comunale di un Piano Energetico Comunale (P.E.C.) volto alla progressiva riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare della stessa. Verranno valutate, tra le altre, le seguenti ipotesi: 1. LED: riqualificazione dell’illuminazione pubblica (sia interna che esterna) con sistema LED. Tale investimento ha il fine di ottenere riduzione dell’inquinamento luminoso e notevoli risparmi energetici. Per questo motivo riteniamo sensato procedere, almeno inizialmente, con la sola sostituzione delle illuminazioni non funzionanti con l’utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione;
  5. Fotovoltaico: realizzazione di copertura nei parcheggi, laddove possibile, di pannelli fotovoltaici.
8) SERVIZI ED INFRASTRUTTURE
  1. Potenziamento della rete bus tramite convenzioni con le società di trasporto pubbliche locali.
  2. Richiesta di potenziamento dei presidi locali delle forze dell’ordine.
  3. Richiesta di istituzione di un nuovo Ufficio Postale.
  4. Impianto di un sistema di videosorveglianza con centrale operativa di controllo che assicuri la copertura di tutto il territorio urbano per la sicurezza dei cittadini e rurale per la sicurezza ambientale.
5. Richiesta di ripristino del Presidio Sanitario locale.
  1. Apertura di una Farmacia Comunale.
  2. Predisposizione del Piano Comunale di Protezione Civile con individuazione delle vie di fuga e delle aree da adibire a punti di raccolta in caso di emergenza.
9) COMMERCIO Orta di Atella è stata da sempre caratterizzata da due principali direttrici economiche che prevedono tuttavia una insistenza necessaria sullo stesso territorio: una rilevante attività legata all’edilizia ed una profonda cultura contadina. Importante esperienza produttiva è data dall’industria dell’abbigliamento e calzaturiera. In un momento di crisi economica di livello globale, il Comune è chiamato ad elaborare piani che permettano una interazione strategica delle varie realtà produttive integrandole nel tessuto urbano.
Le sfide del prossimo quinquennio saranno molteplici:
Incentivare le attività di ristrutturazione immobiliare volte a rendere le abitazioni più sicure adeguandole alle normative antisismiche vigenti ed ecosostenibili con l’abbassamento dei consumi energetici. Riportare al centro dell’azione amministrativa le problematiche legate alla produzione agricola ed alla valorizzazione delle eccellenze produttive locali; Rilanciare il settore moda-calzaturiero. Creazione di una Organizzazione di Produttori finalizzata alla valorizzazione delle aziende agricole insistenti sul territorio ortese. Mercato dei prodotti a km zero. Sostegno agli esercenti del commercio al dettaglio attraverso l’istituzione di gruppi di acquisto e l’incentivazione di una moneta locale. Creazione di “distretti commerciali” all’interno dei vari quartieri cittadini attraverso la rielaborazione della viabilità cittadina. Riqualificazione professionale dei disoccupati attraverso l’istituzione di appositi corsi finanziati da Enti Regionali ed Europei in accordo alle Direttive della Comunità Europea EURES. Sportello del Lavoro. Sportello Informagiovani. Valorizzazione del Mercato cittadino. Effettiva funzionalità dell’area PIP.
10) SCUOLA
Affinché una persona sia indipendente, la conoscenza e la formazione sono condizioni di base per conferirle responsabilità e potere. Lo sviluppo di una coscienza critica verso sé stessi, verso la società di cui facciamo parte e verso le Istituzioni che i cittadini sono chiamati a presidiare rappresentano il primo passo verso la capacità del Cittadino di poter intervenire nelle decisioni pubbliche. Per promuovere l’interazione sociale, la cultura e la conoscenza si rendono necessarie per trasformare i valori individuali in valori collettivi. Il “Piano di Istruzione Integrato” è il paradigma in cui i luoghi di educazione ed istruzione diventano strutture aperte alla città. Un modello di valori inclusivi, in cui si insegna e si impara allo stesso tempo, dove tutti sono protagonisti del loro processo di apprendimento. I cicli scolastici ed i corsi pomeridiani per l’implementazione delle conoscenze vengono inquadrati in un unicum formativo. Il luogo scolastico è il topos in cui si può agire attraverso la formazione alla qualificazione e soprattutto alla ri-qualificazione professionale per chi ambisce ad entrare ed a ri-entrare nel mondo del LAVORO. Nessuno viene lasciato indietro. E’ il luogo dove le diversità culturali ed etniche vengono mediate ed integrate all’interno del tessuto sociale. Non esistono persone senza talento. Interventi programmatici:
  1. Progetti per combattere la dispersione scolastica in raccordo con i programmi ministeriali.
  2. Implementazione della capacità ricettiva degli asili comunali.
  3. Istituzione del PediBus.
  4. Programmi di qualificazione professionale e di avviamento al mondo del lavoro.
  5. Programmi di ri-qualificazione professionale finalizzati al re-inserimento nel mondo del lavoro per disoccupati ed inoccupati in base alle Direttive Europee della DG EAC.
  6. Creazione della “Fucina delle Imprese” attraverso un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Caserta per lo sviluppo della mentorship per le start-up locali in attuazione delle indicazioni della Commissione Europea, in particolare della DG AEF.
  7. Progetti finalizzati alla qualificazione ECDL ed altre certificazioni informatiche per l’implementazione dell’alfabetizzazione informatica e della lingua inglese.
  8. Progetti di ambito associazionistico volti allo interscambio di conoscenza e alla diffusione del sapere.
  9. Incentivi all’apertura di ASILI NIDO a prezzi “calmierati”, tramite l’azzeramento delle spese burocratiche di apertura e gestione e la riqualificazione di spazi comunali inutilizzati.
  10. Introduzione di modalità di riuso dei libri di testo per la scuola secondaria di primo grado, concedendo gratuitamente o in comodato d’uso i libri necessari in base al reddito familiare.
  11. Censimento degli edifici scolastici e ristrutturazione delle situazioni più fatiscenti
11) MOBILITA’ La mobilità sostenibile è uno dei cardini della vita civile. Potersi muovere liberamente all’interno dello spazio cittadino è uno dei requisiti imprescindibili di benessere all’interno del tessuto urbano. È necessario iniziare a pensare la mobilità e gli spostamenti in modo fluido per rendere gli standard di vita quotidiana ed i relativi comportamenti più eco-rispettosi e virtuosi. Per i cittadini sono previste soluzioni più vivibili con costanti e puntuali aggiornamenti, piste ciclabili sicure e continuative per lunghe tratte, parcheggi
d’interscambio che evitino il congestionamento della città. Una mobilità intelligente deve infatti garantire una maggiore vivibilità, l’adozione di soluzioni avanzate di mobility management e di infomobilità per gestire gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con i comuni limitrofi. In quest’ottica, devono essere realizzate tutte le soluzioni per mettere il cittadino in condizione di avere spostamenti agevoli, in special modo per i diversamente abili.
  1. Riassetto della viabilità cittadina tenendo conto anche delle realtà commerciali.
  2. Creazione di piste ciclabili che incentivino l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
  3. Eliminazione totale delle barriere architettoniche.
12) POLITICHE SOCIALI La nostra comunità cittadina ha dovuto affrontare da sempre enormi problematiche legate ai profondi disagi sociali che affliggono il nostro territorio, in particolare alla endemica mancanza di LAVORO. Il Comune è chiamato ad essere il protagonista delle soluzioni che si offrono ai più deboli lavorando sempre nell’ottica della massima trasparenza possibile. I principali interventi sono:
  1. Sostegno ai cittadini appartenenti alle fasce sociali più deboli;
  2. Sostegno alle famiglie numerose;
  3. Sostegno alle famiglie che hanno difficoltà a causa di mutui o affitti da pagare;
  4. Regolamentazione con criteri di distribuzione equi e solidali del “Banco alimentare comunale”.
  5. Creazione di una Social Card Comunale per offrire ai cittadini in condizioni di disagio socioeconomico una maggior possibilità di acquisto in negozi convenzionati nel Comune.
  6. Favorire il volontariato rivolto ad iniziative sociali o la diffusione della conoscenza tramite l’introduzione di meccanismi di risparmio sulla tassazione comunale per i cittadini virtuosi (Carta Cittadino Modello).
  7. Creare spazi di aggregazione gestiti da modelli positivi per i minori.
  8. Aprire i cortili delle scuole lasciando la custodia a dei volontari potrebbe essere una soluzione per i periodi primaverili ed estivi.
  9. Attraverso la stipula di convenzioni con scuole, mense, ASP, associazioni di volontariato il Comune promuove l’impegno civile delle persone anziane e l’invecchiamento attivo.
  10. Valorizzare il segretariato sociale quale punto unico di accesso per i servizi socio-sanitari. Stabilire un regolamento che ne definisca chiaramente le competenze e ne promuova l’uso tra la cittadinanza.
  11. Estendere l’orario di ricevimento dei Servizi Sociali a tutti i giorni attraverso una turnazione delle Assistenti Sociali, che potranno ricevere l’utenza al fianco del segretariato sociale offrendo attraverso l’accoglienza ed il counselling un servizio completo ed esaustivo.
  12. Istituire la Consulta per la Disabilità al fine di avviare un dialogo permanente per lo studio di soluzioni, percorsi, progetti e attività finalizzate alla costituzione di una città a misura di tutti.
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  1. Differenziare tipi di sostegno e progetti a seconda dei soggetti diversamente abili e della loro gravità nell’ottica della valorizzazione della persona e delle proprie specifiche peculiarità, sviluppandone al contempo le risorse e le potenzialità.
  2. Formazione continua degli operatori sociali che a vario titolo si confrontano con il mondo della disabilità.
  3. Preparare servizi e soluzioni per i diversamente abili che si apprestano ad uscire dal percorso scolastico, in modo da non essere emarginati dal resto della società, a tal fine sarebbe importante creare un ponte tra associazioni e scuole.
  4. Sensibilizzare le attività commerciali ed istituzionali al fine di avviare Tirocini o Stage volti all’integrazione dei diversamente abili nel tessuto socio-economico.
  5. Creare un front-office specifico ed accessibile, da abbinare al segretariato sociale, come punto unico di accesso che si occupi di consulenza e di ricezione di tutte le pratiche relative alla disabilità;
  6. Istituzione di un servizio di trasporto pubblico per alunni disabili.
13) COMUNICAZIONE E CONNETTIVITA’
  1. Applicazione della legge 150/2000.
  2. Redazione del Piano di Comunicazione.
  3. Potenziamento dell’URP attraverso l’attivazione di un numero verde e di un’utenza telefonica
whatsApp che i cittadini potranno utilizzare per i reclami da segnalare e le informazioni che richiedono. 2003. Attivare presso l’URP un servizio che consenta di rilevare la qualità dei servizi, le attese del pubblico e il livello di soddisfazione degli utenti del Comune di Orta Di Atella. 2004. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico dovrà essere a capo di un front-office unificato del cittadino. Tutti i servizi alla persona di front office dovranno essere ubicati in prossimità dell’URP, prima interfaccia del cittadino con l’amministrazione. L’ufficio stampa, dovrà invece occuparsi di tutta la parte informativa dell’ente, in collaborazione con l’URP. 2005. La progettazione, lo sviluppo e l’adozione del piano editoriale del sito internet dovranno essere di competenza della redazione web, composta dal Capo ufficio stampa, dal Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico e dal Responsabile dei sistemi informativi. La redazione web dovrà operare in stretto collegamento con i referenti per l’informazione e la comunicazione all’interno dei singoli servizi. 2006. Utilizzare ove possibile software open source gratuito nella pubblica amministrazione evitando quindi l’acquisto di licenze d’uso.
  1. Promuovere e garantire ove possibile il Wi-Fi cittadino gratuito.
  2. Promuovere corsi comunali gratuiti di informatizzazione e uso di Internet.
14) ARTE
Un retaggio storico che risale al I millennio a.C. ha lasciato sul nostro territorio visibili tracce delle generazioni che ci hanno preceduto. La futura Amministrazione cittadina che noi andiamo a proporre, sensibile alle tematiche del recupero del patrimonio artistico, ha elaborato sei progetti di recupero e valorizzazione dei beni insistenti sul territorio comunale come di seguito elencati:
  1. Riqualificazione e valorizzazione della piazza e del centro storico di Casapozzano, nonché della parrocchia di San Michele Arcangelo.
  2. Acquisizione del cosiddetto “Palazzo del Marchese”, già sede della “Osteria dell’antica Atella”, da destinare alla istituzione di un centro culturale polivalente.
  3. Riqualificazione e valorizzazione del complesso francescano del convento dei Frati Minori, della chiesa di San Donato e dell’attuale piazza Pertini.
  4. Riqualificazione e valorizzazione del centro storico di Orta di Atella.
  5. Restauro di tutte le edicole votive e della cappella di San Rocco in via Chiesa.
  6. Riqualificazione e valorizzazione della parrocchia di San Massimo Vescovo e della cappella del Rosario.
  7. Restauro della cappella di San Rocco in via Chiesa.
15) CULTURA La nostra Terra, crocevia di diversi popoli e culture differenti, custodisce un tesoro culturale infinito dato dalla Tradizione e dai suoi “portatori sani”: le persone. La cultura è l’unico elemento che può valorizzare, integrandole con le altre, le unicità che ciascuno porta dentro di sè e la riconciliazione con la nostra Terra passa necessariamente attraverso la valorizzazione della nostra cultura, delle nostre tradizioni, della nostra storia. Una cultura viva fortifica il cittadino e lo trasforma in una persona consapevole dei suoi diritti, dei suoi poteri, del suo talento, delle sue capacità e della sua appartenenza ad un territorio, al suo genius loci. Non a caso negli ultimi anni Orta di Atella ha subito un vero e proprio black-out culturale. Un popolo senza cultura perde la propria identità collettiva e il singolo, concentrandosi esclusivamente su sè stesso, cade vittima della propria cupiditas e si affida agli istinti più meschini ed antisociali. Orta di Atella era la cittadina più attiva e ricca in termini di compagnie teatrali, gruppi musicali ed artisti delle varie esperienze figurative. Oggi siamo chiamati a far rifiorire un deserto. Per recuperare l’humus culturale nella nostra Città sono necessari alcuni interventi articolati in progetti:
  1. Ricostruzione e pubblicazione dell’albero genealogico di tutte le antiche famiglie ortesi;
  2. Pubblicazione in versione anastatica di tutte le opere bibliografiche riguardanti la storia del territorio ortese, casapozzanese ed atellano;
  3. Riscoperta e valorizzazione di tutte le Feste Patronali ortesi, con particolare riferimento a quelle di S. Massimo V., S. Salvatore, S. Michele A. ed alle celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie, Madonna del Rosario e di S. Massimo M.;
  4. Riscoperta delle FABULAE ATELLANAE4 attraverso la valorizzazione del patrimonio letterario e teatrale antico atellano in ambito bibliografico e storiografico;
  1. Riscoperta e valorizzazione del contributo virgiliano alla storia atellana con particolare riferimento alle “Georgiche”;
  2. Riscoperta e valorizzazione dei luoghi storici ortesi attraverso un vero e proprio “percorso turistico” ed alla pubblicazione di una guida;
  3. Adeguamento della toponomastica viaria alla realtà ed alla storia ortese: piazza Pertini DEVE tornare a chiamarsi piazza Principessa Belmonte;
  4. Creazione di una rassegna teatrale e musicale cittadina con particolare riferimento al teatro antico ed alla Fabula Atellana;
  5. Riscoperta delle tradizioni contadine attraverso la mappatura delle località rurali ortesi, degli antichi mestieri, degli attrezzi agricoli anticamente impiegati, della tradizione culinaria, i giochi, i canti, le filastrocche, le feste contadine;
  6. Riscoperta, valorizzazione e pubblicazione degli archivi fotografici pubblici e privati riguardanti scene di vita ortesi;
  7. Incremento delle attività e manifestazioni sportive con incentivo alle associazioni dilettantistiche presenti sul territorio. Costruzione di una piscina comunale.
  8. Costruzione di Biblioteca Multimediale.
  9. Costruzione di un Teatro Comunale ad Orta di Atella.
  10. Creazione di una ludoteca comunale.
  11. Promozione del parco archeologico atellano.

Il nostro scopo è quello di consegnare ai nostri figli un paese che può ancora diventare un punto di riferimento per l’intera area atellana, sviluppando i servizi e garantendo una crescita graduata della qualità della vita".

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