Rapina una gioielleria a Torino, in manette Raffaella Verde di Cesa

blue Italian police car with written Polizia and an agent

Cesa    È finita in manette, dopo mesi di indagini, la rampolla del clan camorristico dei Verde, Raffaella Verde, 41 anni, plupregiudicata, che lo scorso 19 aprile aveva compiuto una rapina alla gioielleria Castoro in piazza Risorgimento a Torino, con un complice tuttora ricercato. La trasfertista della camorra, personaggio "di particolare caratura criminale", come l'hanno definita in Questura a Torino, è stata arrestata ieri a Cesa, dopo una lunga indagine portata avanti dagli agenti del commissariato San Paolo di Torino insieme ai colleghi campani. Già arrestata nel 2013 sempre per rapina, la donna è un volto ben noto alle forze dell'ordine, figlia del boss mafioso Domenico Verde, morto per cause naturali, e nipote dell'indiscusso capo camorrista Francesco Verde, detto 'Il Negus', ucciso nel 2007 in uno scontro a fuoco, insieme a suo marito, contro il clan rivale 'Ranucci Puca'. Nell'ambito di una sanguinosa guerra di camorra per il controllo del territorio iniziata negli anni '80. La dinamica della rapina compiuta a Torino in primavera, ripresa da una telecamera, aveva subito mostrato agli inquirenti che si trattava di una 'professionista': la donna, entrata nel negozio a volto scoperto, con una pistola semi automatica, aveva minacciato le commesse e le clienti, legandole con un nastro adesivo. Era poi fuggita col bottino, 15.000 euro tra gioielli e contanti.

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