Sant’Arpino. Anonimi realizzano e sistemano delle targhe in piazza “Macrì”, mancavano da 12 anni a causa di qualche polemica risolta, stanotte, da qualche santarpinese inconsapevole.

(di Idio Urciuoli)

SANT'ARPINO. È risultata un'iniziativa tanto singolare quanto originale quella di alcuni cittadini anonimi (e "spaesati") che nella notte tra ieri e oggi hanno sistemato tre targhe toponomastiche in piazza Macrì che mancavano da 12 anni, ma, incredibilmente, non a causa della negligenza di qualcuno.

La targa collocata su via D'Anna

La piazza fino al 2011 è stata intitolata a Umberto I di Savoia, Re d'Italia dal 1878 al 1900, e con un provvedimento adottato dall'amministrazione comunale nel 2011, all'epoca dei fatti guidata dal sindaco Eugenio Di Santo, fu intitolata al tenente Giuseppe Macrì in riconoscenza all'opera del militare garibaldino per il Comune atellano: Macrì dispose nel testamento che il Palazzo Ducale fosse lasciato in eredità ai poveri del paese insieme a delle borse di studio e del denaro da dare in beneficenza ai bisognosi ogni due novembre. Il cambio, ratificato dall'allora Prefetto di Caserta Ezio Monaco il 25 giugno del 2011, fu promosso dall'assessore Elpidio Iorio che deteneva la delega ai lavori pubblici. Oltre alla modifica, chiesta dalla Pro Loco nel 2009 (il presidente era già Aldo Pezzella), il gruppo che guidava Palazzo Ducale pensò anche all'installazione di una statua raffigurante il tenente al centro della piazza: un'idea che scatenò delle aspre polemiche spaccando la popolazione in due.

La targa di fronte Palazzo Ducale

Non tutti i cittadini, infatti, vedevano di buon occhio una scultura raffigurante Macrì di fronte alla Parrocchia di Sant'Elpidio Vescovo, considerando soprattutto i trascorsi del tenente, che in vita è stato massone, grande appassionato di spiritismo e mai, secondo alcune testimonianze tramandate, avrebbe permesso l'ingresso nel Palazzo Ducale della statua di Sant'Elpidio durante le feste patronali.

Polemiche che fermarono l'iter per l'installazione della statua e scoraggiarono la sistemazione delle targhe toponomastiche, non presenti, fino a stamattina, nella piazza principale del Comune atellano che, orientativamente fino al 2016, è stata chiamata in paese nel gergo comune "piazza Umberto I": a rettificare l'errore sono state le correzioni sui numerosi comunicati stampa e la corretta dicitura inserita negli articoli giornalistici che, lentamente, hanno fatto diventare la nuova dicitura di uso comune. Mancava, però, la targa. È infatti rimasta vacante, la piazza, fino alla trovata goliardica di qualche santarpinese che, stanotte, inconsapevole di tutta la storia e rispecchiando in pieno l'indole vivacemente umoristica che caratterizza ogni abitante di Sant'Arpino ha ben pensato di realizzare delle targhe che indirettamente prendono in giro con una certa leggerezza chi, fino ad oggi, ha lasciato il nome del cuore sociale santarpinese "in bilico".

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