Sant’Arpino. Il teatro dei SudAtella per rendere speciale il Natale nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Santa Maria Capua Vetere Il teatro come veicolo per favorire la rieducazione dei detenuti e dare, quindi, concretezza ad uno dei principi più nobili della nostra Costituzione repubblicana. Sta tutto qui il senso dell'opera meritoria della compagnia teatrale de "I SudAtella" che ancora una volta ha scelto di mettersi in gioco e soprattutto al servizio di un'ideale nobile. Nello specifico le attrici e gli attori del sodalizio santarpinese, ed in particolare Susy Ronga, Luisa Pitocchelli, Angela Bottigliero e Rocco D'Errico, da settembre stanno portando avanti un laboratorio teatrale all'interno della Casa Circondariale "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere. Un percorso che mercoledì scorso ha vissuto uno dei momenti più attesi, ed al tempo stesso emozionanti, con lo spettacolo realizzato dai detenuti della struttura sammaritana. Ed ancora una volta la magia delle tavole del palcoscenico hanno fatto sì che si creasse un quid di profondo che va ben al di là della piece proposta ma che servirà principalmente a quanti stanno scontando il proprio debito con la giustizia e si propongono di uscire come uomini nuovi una volta fuori dalle mura del carcere. Un'iniziativa dall'altissima valenza educativa resa possibile dalla sensibilità e dalla determinazione della direttrice Donatella Rotundo, magistralmente coadiuvata dalla Responsabile dell'Area Trattamentale, la dottoressa Giovanna Tesoro e dal funzionario giuridico pedagogico, la dottoressa Filomena Gagliardi. Alla messa in scena erano presenti in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Sant'Arpino, la Presidente del Consiglio Comunale Ivana Tinto, l'assessore alla Cultura Giovanni Maisto ed il consigliere comunale Ernesto Di Serio.

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