Sant’Arpino, l’associazione Aderula invita i cittadini a visitare la cappella Macrì in occasione del 2 novembre. “Riflettere sulla lapidi in essa contenute”

(di Giuseppe Benincaso)

SANT'ARPINO. In occasione della Commemorazione dei defunti 2023, l'associazione ADERULA invita i cittadini a visitare la Cappella Macrì, tenuta aperta per l'occasione a cura della Pro-Loco, ed in particolare a soffermarsi a riflettere sulle lapidi in essa contenute, a cui l'associazione ADERULA, nel corso del convegno dell' 11 novembre 2018, per la prima volta dopo circa un secolo, ha dato una spiegazione, sintetizzata di seguito.

Dalla lettura delle lapidi presenti nel sacello del Ten. Macrì, si possono dedurre facilmente le intenzioni recondite dello stesso, nel momento in cui si constata l’uso, nella compilazione dei testi incisi sulle lastre marmoree, di un linguaggio preciso ed essenziale, ma di difficile comprensione immediata.

Risulta, infatti, un riferimento specifico, e niente affatto occultato, al concetto esoterico dell’ “analogia dei contrari”, indicando nella “Madonna” e nel “Signore” gli elementi dell’antitesi, in cui “La Madonna”, in quanto “Donna Eccelsa”, configura il PASSIVO ed “Il Signore”, in quanto “Uomo Illustre”, configura l’ATTIVO, riproponendo, in tal modo, in maniera, però, del tutto originale, la classica configurazione presente negli scritti esoterici e negli autori che hanno dato spessore e consistenza, nel corso dei secoli, a tale approccio alla conoscenza.

In tal modo il Ten. Macrì si dimostra essere un profondo conoscitore di tali processi, con una capacità di maneggio abbastanza elevata, tanto da poterlo tranquillamente elevare alla stessa stregua di autori più notori ed attribuirgli quel ruolo di “iniziatore”, che, ritengo, da molto tempo attendeva un giusto riconoscimento, anche se è d’uopo, come si è soliti  in campo esoterico, conservare e rispettare quella discrezione e quella modestia tipica dei “grandi iniziati”. Sta scritto, infatti, che “una lampada non si accende per tenerla sotto il letto”, ma sta scritto, anche, che “non è giusto buttare le perle ai porci”.  

Inoltre, una visione del tutto diversa dello Spiritismo, rispetto al comune sentire, spiega la passione per tale pratica da parte del Tenente, del tutto incomprensibile al volgo che, oltre il portone del Palazzo, cercava di captare gli avvenimenti che in esso avevano luogo, riuscendo soltanto a fantasticare ed a spacciare, in mancanza di elementi precisi, dicerie e luoghi comuni che facevano del Tenente una persona, certamente rispettabile e benvoluta, per la sua generosità e disponibilità, ma allo stesso tempo misteriosa ed inquietante, e, con lui, Donna Filomena da taluni detta “ Filumena ‘a mort’”, per il suo aspetto asciutto ed emaciato, da altri “Donna Filumena d’ ò Tenente”, con qualche allusione morbosa, ignorando o trascurando le indicazione date dallo stesso Macrì sul ruolo di Donna Filomena che non era "né moglie, ... né amante e ... né sorella !".

Del resto, il triste epilogo che ha avuto l’Ente di beneficenza istituito da Macrì è molto esaustivo circa le reali capacità del volgo di comprendere le intenzioni del Tenente, che non si limitavano affatto al sostegno economico immediato, ma andavano oltre, giungendo a comprendere anche una sua maturità culturale e morale, attraverso la costituzione di una associazione spiritistica ed una borsa di studi sullo spiritismo che si dovevano tradurre nella pratica costante e quotidiana della CARITA’ nei confronti dei poveri e dei più bisognosi, assumendo la figura stessa di Macrì quale esempio comportamentale da imitare.

Illuminante è, a tal proposito, quanto riportato sulla lapide che, insieme alla colonnina, regge il busto di Macrì, al centro del colonnato triangolare del mausoleo, e cioè: “ Se stai bene, io sto meglio. Se sei ricco, ricordati che nessuna grandezza è lieta senza la carità. ... RICORDATI !”

CARITA' che non è solo elemosina, ma anche Amore e Luce e, ricomponendo l'opposizione dei contrari, permette alla casa di essere "Ornata e Lieta" e non "Squallida e Nuda". 

(foto messa a disposizione da Michele Savoia)

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