Sant’Arpino, Mensa scolastica. Lettera e Boerio:”Procedura illegittima. Annullare ad horas la gara”

SANT'ARPINO. "La gara non rispetta la normativa che impone, per le assegnazioni di servizi con a importi superiori a 5mila euro, il ricorso alle piattaforme informativa come il Mepa".

Con questa motivazione i consiglieri di minoranza Salvatore Lettera e Iolanda Boerio hanno chiesto, stamattina, l'annullamento della gara della mensa scolastica già finita nell'occhio del ciclone, nei giorni scorsi, per i rincari che avevano interessato i blocchetti per la mensa: rispetto all’ultimo affidamento che risale all’inizio dell’anno scolastico 2019-2020, per il ticket mensile ogni famiglia residente sul territorio comunale pagherà circa 30 euro in più ogni mese a bambino fino alla fine di quest’anno mentre le famiglie non residenti sul territorio comunale andranno incontro ad un rincaro di 12,50 euro.

I due membri dell'opposizione hanno protocollato una nota al responsabile del servizio pubblica istruzione Franco Dell'Aversana, al responsabile del procedimento pubblica istruzione Salvatore Compagnone, alla segretaria generale Fabiana Lucadamo, al sindaco Ernesto Di Mattia e all'assessore alla pubblica istruzione Loredana Di Monte. Nel documento Lettera e Boerio evidenziano che in data 11 ottobre prendevano atto, a seguito di consultazione dell'albo pretorio online, della pubblicazione della determina di aggiudicazione numero 279 del 30 settembre 2021 riportante l'affidamento del servizio di refezione scolastica in funzione della determina numero 264 dell' 8 settembre 2021. La determina numero 279 prevede l'aggiudicazione di gara del servizio di refezione scolastica per gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria del Comune di Sant'Arpino nel periodo che va da ottobre a dicembre 2021.

"La gara si è svolta con una procedura negoziata su Lettera d'invito ai sensi dell'art. 1 del D.L. 76/2020 convertito in Legge 120/2020, utilizzando il criterio del prezzo più basso. - scrivono i due consiglieri nella nota - Le modalità di presentazione delle offerte inserito all'interno della lex specialis prevedeva l'inoltro dell'istanza con apposita raccomandata nonché consegna a mano al protocollo generale, così come hanno fatto gli operatori economici partecipanti. Dobbiamo rilevare che, come ben risaputo, per tutti i procedimenti inerenti procedure di gara avente qual base d'asta un importo superiore a 5mila euro le pubbliche amministrazioni sono obbligate a ricorrere a piattaforme informatiche quali, ad esempio, il Mepa. La soglia di obbligatorietà così sancita era inizialmente stata prevista per forniture di beni e servizi con un importo superiore a 1000 euro ma l'intervento della legge di bilancio 2019 ha innalzato la soglia di obbligatorietà nel ricorso al Mepa. Chiediamo che l'ufficio competente annulli ad horas in autotutela la procedura di gara riportata in oggetto e avvertiamo che in mancanza di riscontro non potremo evitare di ricorrere alle autorità giurisdizionali competenti per la difesa dell'interesse del Comune di Sant'Arpino".

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