Sant’Arpino, oggi il Puc approda in consiglio comunale tra i mal di pancia di Cammisa, le contraddizioni di Lettera e i forfait prevedibili

SANT'ARPINO. È finito il countdown per il Puc che oggi pomeriggio alle 16 approderà nell'aula consiliare di via Mormile tra incertezze e forfait prevedibili.

In caso di approvazione il Piano Urbanistico diventerebbe immediatamente esecutivo e si completerebbe un iter burocratico atteso da oltre trent'anni: il precedente è stato approvato il 9 marzo 1989. A causa delle incompatibilità, comunque, il gruppo consiliare che fa capo alla maggioranza "Risorgimento Atellano" da solo non ha i numeri per raggiungere il quorum utile per far passare il Piano (il voto del sindaco non vale). Quorum che sarà più difficile da raggiungere poiché, com'era abbastanza prevedibile, i tre consiglieri di opposizione del movimento “Insieme” Anna Pezzella, Nicola Della Rossa e Francesco Pezone hanno fatto sapere che non prenderanno parte alla seduta a cui non si presenterà neanche Salvatore Lettera che, però, questo piano urbanistico l'ha votato quando era assessore nella giunta guidata dal sindaco Giuseppe Dell'Aversana. Una giunta composta da componenti con cui, com'è arcinoto anche al basolato di piazza Macrì, i rapporti oggi non sono per niente idilliaci.

Il forfait del consigliere provinciale ha, comunque, anche un peso specifico importante soprattutto per quanto riguarda gli equilibri politici locali: l’altro esponente del suo gruppo, Iolanda Boerio, ha infatti annunciato che prenderà parte alla votazione e quasi certamente voterà favorevolmente il provvedimento. Uno strappo, quello di Lettera, che preannuncia la sua uscita da Pps. Con tutta probabilità formerà presto un nuovo soggetto politico che potrebbe raccogliere il favore di un altro consigliere di opposizione.

C’è da sottolineare che con il voto della Boerio e di tutti gli esponenti di maggioranza il Puc potrà essere approvato ma, stando ai rumors, il consigliere Mimmo Cammisa avrebbe manifestato delle perplessità sul provvedimento la cui approvazione rimarrà nell’incertezza fino all’ultimo minuto. Se non dovesse arrivare il voto favorevole della pubblica assise, comunque, si ritornerà in consiglio tra una settimana e in caso di ulteriore diniego da parte del civico consesso si provvederà ad affidare il piano urbanistico ad un commissario ad acta.

Id.Ur.

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