Sant’Arpino. Piazza Battisti, insorge il gruppo di opposizione “Insieme”:”Spazio nel degrado. Schiamazzi notturni, cittadini esasperati e Istituzioni assenti”
SANT'ARPINO. Sono intervenuti sulle problematiche che stanno interessando da diversi mesi piazza Battisti, i membri del gruppo consiliare di opposizione "Insieme".
"Era metà giugno quando oltre 60 cittadini residenti nella zona di Piazza Lucio Battisti hanno deciso di firmare una petizione indirizzata all’amministrazione, - hanno fatto sapere dal gruppo di minoranza - denunciando con forza una situazione ormai insostenibile: schiamazzi notturni, disturbo della quiete pubblica, pericolo per la sicurezza, disagio per anziani e famiglie.
Da allora? Il nulla.
Anzi, peggio: la situazione è degenerata.
Nella notte tra martedì e mercoledì scorso alcuni ragazzi hanno divelto una cabina dell’Enel, facendo saltare i cavi dell’energia elettrica e provocando un boato che ha svegliato l’intero quartiere.
Un atto pericoloso e grave, che avrebbe potuto causare danni irreparabili.
Nel frattempo, l’amministrazione assiste in silenzio.
Nessun controllo, nessun intervento. Piazza Lucio Battisti è diventata un far west notturno.
E pensare che fu "inaugurata" con tanto di comunicato stampa, foto ufficiali, post celebrativi e sindaco con fascia tricolore, come se si trattasse della realizzazione di un’opera epocale. In realtà, la piazza già esisteva: si è trattato solo di una rinfrescata alle aiuole, una ripulita all’erba alta e due giostrine piazzate lì per bellezza.
Una messinscena bella e buona, con tanto di sindaco in posa, assessori al seguito e persino il Garante, il professore Limone, chiamato a fare da cornice. Il solito copione: tutto fumo, niente arrosto.
Oggi? Le giostrine sono in stato di degrado, l’erba è ricresciuta più alta di prima e della piazza non resta altro che un luogo dimenticato, abbandonata la degrado più totale, nonostante le continue segnalazioni dei residenti.
I cittadini chiedono rispetto, sicurezza e ascolto.
Ora basta! Serve un blitz notturno, identificare i responsabili, installare telecamere di videosorveglianza, e soprattutto serve un’amministrazione presente e capace!
Opporsi significa dare voce a chi non viene ascoltato. E noi continueremo a farlo.